Settembre 2021: A Perfect Circle – MER DE NOMS (2000)

A Perfect Circle - Mer de noms

 

Data di pubblicazione: 23 maggio 2000
Registrato a: The Chop Shop (New York), Sound City Studios (Los Angeles), Extasy Recording Studios (Hollywood)
Produttore: Billy Howerdel
Formazione: Maynard James Keenan (voce, kalimba), Billy Howerdel (chitarra, basso, tastiere, piano, cori), Josh Freese (batteria, percussioni), Paz Lenchantin (violino, basso, cori), Troy Van Leeuwen (chitarra), Tim Alexander (batteria), Luciano Lenchantin (viola), Draven Godwin (percussioni), Kelli Shafer (cori)

 

Tracklist

 

                        The hollow
                        Magdalena
                        Rose
                        Judith
                        Orestes
                        3 libras
                        Sleeping beauty
                        Thomas
                        Renholdër
                        Thinking of you
                        Breña
                        Over

 

Dovresti davvero essere in grado di sentire il potere superiore della musica
 e di esserne commosso, piuttosto che ascoltarmi mentre cerco di spiegarlo
(Maynard James Keenan)

 

Gli A Perfect Circle sono un progetto creato da Billy Howerdel, tecnico di lusso di diverse band rock di spicco degli anni ’90, e Maynard J. Keenan, fanoso frontman dei Tool e amico di lunga data proprio di Howerdel.
L’aver lavorato a fianco di gruppi come Nine Inch Nails, The Smashing Pumpkins, Fishbone e Tool per tanti anni ha inevitabilmente plasmato lo stile compositivo di Howerdel, che sembra inghiottire buona parte del rock alternativo degli anni ’90, risputato fuori sotto forma di canzoni formalmente perfette e calibrate.
A donare personalità alle composizioni è però soprattutto la voce di Keenan, capacie di trasformare qualsiasi melodia in un qualcosa di particolare e difficilmente imitabile. A completare il quadro vengono presto reclutati altri musicisti di alto livello: alla batteria Tim Alexandre (ex Primus), che però viene presto sotuito dal giramondo Josh Freese, Troy Van Leuween alla seconda chitarra e Paz Lenchantin al basso. Questi si rivelano essere i comprimari ideali: dotati di uno stile eclettico e versatile (specialmente Freese), capaci di lavorare nell’ombra dei due leader quanto basta per rendere il sound più robusto possibile. A questo si aggiunge anche tutta l’esperienza dello stesso Howerdel in fase di produzione, che in questo disco è tirata a lucido più che mai.
A fare da traino a Mer de noms ci pensano una manciata di pezzi fulminanti: i singoli Judith e The hollow sono canzoni rock quasi perfette, moderne, compatte, con soluzioni melodiche e ritmiche di ottimi gusto e con la giusta personalità, e forse sono anche i brani che più si riallacciano proprio con lo stile dei Tool. Anche gli episodi più smaccatamente melodici, la spirituale Orestes e la poppeggiante 3 libras sono prodotti di ottimo livello. Pezzi vagamente più sperimentali sono le ricercate ed ossessive Rose e Magdalena, da cui fuoriesce tutta la carica d’energia oscura del gruppo. La prima parte di Mer de noms si presenta così come un campionario di brani formalmente ineccepibili.
Il resto dell’opera però non si mantiene sugli stessi livelli, e tutto il mestiere di Keenan e Howerdel spesso non basta a mascherare pezzi che invece sembrano nascere come riempitivi: la pesante “Thomas” non sembra aver nulla da proporre se non mostrarci un gran lavoro con i suoni della chitarra e la bellissima voce di Keenan, Sleeping beauty mostra ancora più penuria di soluzioni estemporanee per uscire dall’anonimato, mentre Thinking of you, che sembra rifarsi il funk metal più sperimentale ed oscuro dei Faith No More, non decolla come i singoli di inizio disco.
Curiosamente finisce per distinguersi di più il breve pezzo acustico Renholdër, grazie ad un superbo e maniacale lavoro di arrangiamento e cura dei suoni. Gli A Perfect Circle sfornano comunque un ultima discreta canzone, Breña, forte di una strofa con la melodia perfetta per la voce di Maynard. Over è invece un semplice e oscuro outro.
Mer de noms è il prodotto di un gruppo che lavora tanto sulla superficie del proprio sound: qualora il materiale di partenza sia convincente, il risultato è davvero godibile, qualora invece si riveli di poco spessore, si ha l’impressione di avere a che fare con gente che cerca di venderti qualcosa che sembra molto più bella di quella che non è. Resta comunque un opera che nei suoi momenti più alti raffigura addirittura il limite formale più alto mai raggiunto del rock alternativo hi-fi del suo tempo, abile appunto nello spremere le buone composizioni ricavandone il miglior succo possibile, grazie ad un incredibile cura di ogni minimo dettaglio.

Settembre 2021: A Perfect Circle – MER DE NOMS (2000)ultima modifica: 2021-09-09T08:14:07+02:00da pierrovox

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