Anima Fiammeggiante

Gennaio 2022: Teenage Fanclub - BANDWAGONESQUE (1991)


  Data di pubblicazione: 19 novembre 1991 Registrato a: Amazon Studios (Liverpool) Produttore: Don Fleming Formazione: Norman Blake (voce, chitarra, basso), Gerard Love (voce, basso, chitarra), Raymond McGinley (chitarra, voce), Breand O'Hare (batteria, voce), Joseph McAlinden (orchestrazioni), Don Fleming (chitarra, voce), Dave Buchanan (battito di mani)   Tracklist                           The concept                         Satan                         December                         What you do to me                         I don't know                         Star sign                         Metal baby                         Pet rock                         Sidewinder                         Alcholiday                         Guilding star                         Is this music?  

"Noi siamo la dimostrazione che, pur rimanendo a Glasgow, potevamo avere successo a livello mondiale" (Raymond McGinley)

 

Questo è senza dubbio uno degli album più importanti degli anni 90. Rilasciato alla fine del 1991, in piena ebollizione grunge, Bandwagonesque rappresenta molto bene quello che è successo nella musica del tempo. L'album combina l'aggressività del punk con melodie sorprendenti, dando un'aria pop in varie occasioni, ma senza mai lasciare da parte l'onestà in nessun secondo dei suoi tre quarti d'ora di durata. L'album suona come un'unità, tutte le canzoni sono abbastanza vicine tra loro, ma ognuna con le sue caratteristiche. La batteria è aggressiva su alcuni brani, più morbida su altri e assente su Guiding Star. Il basso, sebbene leggermente nascosto dalla distorsione delle chitarre, si mostra in alcuni momenti. La voce è sempre morbida ed elegante, senza sembrare ripetitiva e in un sussurro. Le chitarre: distorsione e melodia sono le parole chiave qui. The concept apre l'album molto comodamente, è la traccia che mostra davvero come è l'album. Melodia semplice e sorprendente, con batteria leggera e voce dolce. L'assolo di chitarra è meraviglioso. Satan, la seconda traccia, mostra tutta la distorsione e i suoni non coordinati, che esplodono in una batteria arrabbiata. What you do to me è la canzone più conosciuta dell'album, con chiari elementi pop, melodia facile e geniale. Il riff I don't know è sorprendente. Star sign inizia con una lontana chiamata di chitarra, accompagnata in sottofondo da un suono costante e piacevole, che cresce fino allo scoppio della batteria e della voce. Ancora una volta la batteria è veloce e aggressiva, ma i toni chiari della chitarra e la voce serena danno un interessante effetto di peso e notevole sensibilità. In Metal baby, una canzone più morbida, i tamburi sono più contenuti e pieni di suoni morbidi, distorti alla fine. I tamburi sono assenti in Guiding star, il pezzo più diverso dall'album, il basso è evidente, con un'ondata di chitarra e chitarra lì, che appare in varie occasioni. L'ultima traccia, Is this music? ha un suono incredibile e toccante, che chiude perfettamente l'album. Album altamente raccomandato. Fondamentale per capire il suono degli anni 90. Senza ulteriori indugi.