“La missione che Dio mi ha affidato è quella di dare voce a chi non ce l’ha” (Lionel Richie)
Di loro si parla soprattutto per l’eccellente ballata soul Easy, frutto della maestria del suo autore Lionel Richie, ma i Commodores oltre ad essere stati uno dei gruppi di punta della Motown, sono stati anche uno dei fenomeni più divertenti e creativi della stagione del funky e della black music di fine anni ’70. Il gruppo si forma sulla fine degli anni ’60 dall’unione di due band precedenti, i Mystics e i Jays. Da lì in poi la band comincerà a lavorare strenuamente ai ritmi del funky e della musica dance ottenendo delle formule strepitosamente irresistibili. L’omonimo album del 1977, oltre ad essere uno dei loro più grandi successi, ed oltre ad essere il disco di Easy, è probabilmente quello che, più di ogni altro, mette in luce tutte le peculiarità del gruppo, tanto per il ritmo quanto per l’esplorazione. Si ottengono nove canzoni in sospensione tra soul, funky e dance. In molti punti si rivedono richiami a gente come Stevie Wonder o Marvin Gaye, mentre in altri vengono fuori affinità con Isaac Hayes. Dal 1982 poi Lionel Richie deciderà di lasciare il gruppo per avviare una fortunata carriera da solista, mentre il gruppo proseguirà senza di lui fino alla soglia degli anni ’90.