“C’è solo la musica per sopravvivere alla sregolatezza del mondo” (Gary Lightbody)
Eyes Open ha rappresentato l'apice della popolarità mondiale degli Snow Patrol. È in questo disco che la band completa la transizione dal fuzzy indie rock al post britpop. Prende le melodie vocali più accessibili del suo predecessore Final straw, ma sostituisce gli arrangiamenti swirly di quel disco con semplici cavi di chitarra e piano. E qui sta la più grande forza di questo disco e la sua più grande debolezza. La consegna alla mano del cantante Gary Lightbody passa facilmente al suono più diretto dell'album, dove c'è una pletora di ganci accattivanti per sostenerlo In Eyes epen ci sono gli Snow Patrol migliori quando abbracciano completamente il loro nuovo personaggio pop rock e offrno grandiosi pezzi rock nell'arena dei Coldplay, come le mega hit Chasing cars e Hands open. Nelle atmosfere più intime il disco tende invece a parti di chitarra ripetitive, lavaggi synth che offrono pochi hook e melodie vocali che sembrano le stesse due o tre linee a volumi crescenti. Eyes open funziona meglio quando punta in grande. Shut your eyes e It's beginning to get to me sono efficaci nel fornire un post britpop ottimista, con tutte le solite campane e fischietti. Open your eyes è un altro momento degno di nota. Il suo lento accumulo e il grandioso climax degli U2 offrono un unico punto luminoso in una seconda metà altrimenti senza eventi. Il resto delle tracce qui va da decente all’accettabile. Gli Snow Patrol sono stati uno dei fenomeni rock che ha riesplorato la new wave in chiave moderna, con esiti molto buoni.