Anima Fiammeggiante

Settembre 2022: Hot Tuna - BURGERS (1972)


  Data di pubblicazione: Febbraio 1972 Registrato a: Wally Heider Studios (San Francisco) Produttore: Jorma Kaukonen Formazione: Jorma Kaukonen (voce, chitarre), Jack Casady (voce, basso), Papa John Creach (violino, voce), Sammy Piazza (batteria, percussioni, timpani), Nick Buck (organo, piano), Richmond Talbott (voce, slide guitar), David Crosby (voce)   Lato A                         True religion                         Highway song                         99 years blues                         Sea child   Lato B                           Keep on truckin’                         Water song                         Ode for Billy Dean                         Let us get together right down here                         Sunny day strut    

La benedizione di questa musica è che è divertente e continua ad evolversi” (Jorma Kaukonen)

 

Terminata l’esperienza dei Jefferson Airplane, Jorma Kaukonen e Jack Casady decidono di proseguire col progetto Hot Tuna, mettendosi alle spalle tutte le divagazioni psichedeliche e lisergiche, e spingendo verso il blues rock di stampo più tradizionale. Burgers è l'album di debutto in studio del gruppo e conserva tra i suoi solchi tutti gli elementi di questo ritorno alle radici del rock’n’roll. L'aggiunta del violino elettrico del veterano Papa John Creach dona un sapore particolare al loro country blues. Vi troviamo la totale coesione del duo di bassi, ereditata dalle lunghe jam con la band madre, ma Jorma Kaukonen si destreggia tra il suo notevole gioco di picking e l'elettricità. Nel capitolo degli innegabili successi di questo disco, citiamo il fortunatissimo Keep on truckin', il lirismo acustico e strumentale di Water song ma anche e soprattutto Ode for Billy Dean dove Jorma divide un'indimenticabile intro, sintesi perfetta del suo riconoscibile vibrato tra mille, una miscela di intensità acida e tensione blues. La musica fornisce, insieme a tutti i gruppi southern rock degli anni '70, un modello per il suono "jam band" che ha aiutato nel tempo il grunge a uccidere l’hair metal negli anni '90.