Settembre 2022: Living Colour – TIME’S UP (1990)

Time's up

 

Data di pubblicazione: 28 agosto 1990
Registrato a: A&M Studios (Hollywood), RPM Studios (Los Angeles)
Produttore: Ed Stasium
Formazione: Corey Glover (voce, chitarra ritmica), Vernon Reid (chitarra), Muzz Skillings (basso), Will Calhoun (batteria), Akbar Ali (archi), Charles Burnham (archi), Don Byron (clarinetto, sassofono baritono), Annette Daniels (cori), D.K. Dyson (cori), Eileen Folson (archi), Doug E. Fresh (percussioni, cori), Little Richard (voce), Queen Latifah (voce), Maceo Parker (sassofono), Reggie Workman (archi), Toshinobu Kobuta, Yubie Navas, Alva Rogers, Rosa Russ, Francine Stasium, Derin Young (cori)
 

Tracklist

 

                        Time’s up
                        History lesson
                        Pride
                        Love rears its ugly head
                        New Jack theme
                        Someone like you
                        Elvis is dead
                        Type
                        Information overload
                        Under cover of darkness
                        Ology
                        Fight the fight
                        Tag team partners
                        Solace of you
                        This is the life
 

 

La gente era racchiusa nei propri gusti musicali.
Il nostro compito è stato abbattere quelle barriere
(Corey Glover)

 

I Living Colour sono stati uno dei fermenti più creativi per quanto riguarda il rock alternativo “contaminato” americano. Si possono tranquillamente definire una sorta di crocevia tra l’hard blues di Jimi Hendrix e il funky spaziale dei Funkadelic. La loro musica infatti spazia tra un’infinità di generi diversi tra di loro, riuscendo a farli coesistere in una scoppiettante alchimia. Ed è così che insieme convivono il blues e il funky, il soul e l’hardcore, l’hard rock e la black music.
Time’s up in tal senso è il loro manifesto programmatico per eccellenza, con una serie di canzoni che sfoggiano il meglio delle loro abilità. La title track racchiude una miscela unica di trash e funk metal, mentre Pride è il figlio di Cult of personality, per il riff simile e l’atmosfera. Love rears its ugly Head è ottimo R&B che incontra un’atmosfera metal. New Jack Theme è un’altra traccia pesante con più grandi lavori di chitarra di Vernon Reid. Someone like you presenta virate. Elvis is dead vede il cameo di un gigante come Little Richard. Type è un altro brano rock con delle ottime percussioni di Will Calhoun. Information overload è una tirata elettrica devastanze. Under cover of darkness presenta un cameo di Queen Latifah, e funkeggia che è una bellezza. Ology è uno strano mix di hip-hop e jazz con alcuni interessanti nodi di basso di Muzz Skillings. Fight the fight prosegue dall’ultima traccia con un tono più rilassato fino a quando arriva un epico assolo di chitarra. Tag team partners è una traccia straniante, un beatbox che poi ci conduce alla traccia successiva, Solace of you, la cosa più simile a una ballata, con la batteria leggera quasi latina e una leggera strimpellata acustica, davvero fantastica. This is the life è uno dei pezzi più sperimentali. Al netto di alcune cose dei Mano Negra, questo disco è decisamente un passaggio importante per chi apprezza il rock di contaminazione.

                       

Settembre 2022: Living Colour – TIME’S UP (1990)ultima modifica: 2022-09-12T07:17:08+02:00da pierrovox

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