Anima Fiammeggiante

Ottobre 2022: Michael Hedges - AERIAL BOUNDARIES (1984)


  Data di pubblicazione: 1984 Registrato a: Windham Hill Inn (West Townshend), Sheffield Studio, Peabody Electronic Music Studio (Baltimore), Mobius Music, Different Fur Studio (San Francisco) Produttore: Will Ackerman, Michael Hedges & Steven Miller Formazione: Michael Hedges (chitarra), Michael Manring (basso), Mindy Rosenfeld (flauto)   Lato A                            Aerial boundaries                         Bensusan                         Rickover’s dream                         Ragamuffin                         After the gold rush   Lato B                           Hot type                         Spare change                         Ménage à trois                         The magic farmer    

Non puoi rendere buona la tua musica. Non puoi cercare di essere buono. Puoi provare a essere presente e puoi provare a rimanere aperto in modo che ciò che ti parlerà può parlare attraverso di te” (Michael Hedges)

 

Il chitarrista Michael Hedges appartiene a quella categoria di musicisti un po’ in sordina, che hanno dimostrato grande talento e forte propensione ad una dimensione metafisica della musica, ma che sono rimasti un po’ sullo sfondo, perlomeno per quanto riguarda la popolarità. Talento precoce fin da quando era piccolo, quando ha imparato a suonare pianoforte e chitarra, per poi specializzarsi al conservatorio, imparando a suonare con grande dimestichezza anche il flauto. Intraprende poi la sua carriera da musicista durante gli anni ’70 in una jazz band del suo paese, per poi cominciare a comporre in proprio, affinando una tecnica tipicamente legata allo stile progressivo. Il suo album più famoso e celebrato è il secondo, Aerial boundaries, che si compone di nove esibizioni acustiche, di cui una cover di Neil Young, dando risalto agli arpeggi e alle decorazioni. Le canzoni si muovono estatiche e delicate, accentuando quelle atmosfere crepuscolari ben rappresentate dallo scatto di copertina, oltre a mettere in mostra l’uso della tecnica del tapping e delle ampie accordature. Il disco gli valse una nomination ai Grammy Awards. Dopo quell’album Michael Hedges provò a destreggiarsi anche come cantante. Un incidente stradale porrò fine alla sua vita, ma lui resterà uno dei nomi più importanti del folk-progressive-new age