Anima Fiammeggiante

Dicembre 2022: Colosseum - VALENTYNE SUITE (1969)


  Data di pubblicazione: 7 novembre 1969 Registrato a: Lansdowne Studios (Londra) Produttore: Gerry Bron Formazione: James Litherland (voce, chitarra), Tony Reeves (basso), Dave Greenslade (tastiere), Dick Heckstall-Smith (sassofono), Jon Hiseman (batteria)   Lato A                           The kettle                         Elegy                         Butty’s blues                         The machine demands a sacrifice   Lato B                        Valentyne suite    

Non ho mai guardato indietro” (James Litherland)

   

A rigor di termini i Colosseum non sono uno di quei gruppi che vengono in mente quando si parla dei grandi della storia, ma i loro primi due album, meritano un posto che la storia ha ingiustamente relegato a loro. Uno dei dischi più importanti del proto-progressive Rock. Valentyne Suite è un dipinto per comprendere il processo evolutivo e lo stadio di trasformazione di blues-rock e psichedelia in progressive rock. Una fase di transizione (1968-69) dove l'influenza di entrambi era ancora forte e chiara. Proprio nel preludio al purismo che gruppi come Emerson Lake & Palmer o King Crimson alla fine raggiunsero. Lasciando in disuso la radice nera e le dodici battute per innalzare bandiere di musica classica e sperimentazione. Trasformare il genere in un nuovo concept complesso, indecifrabile e virtuoso. Quella transizione, e questo album, non sarebbero stati possibili senza la fusione delle risorse che i rocker hanno attinto dal jazz. Gruppi come The Graham Bond Organization hanno iniziato l'impresa, e proprio uno dei suoi membri, Dick Heckstall-Smith, è anche una parte centrale del suono e dell'estetica di Colosseum. L'album è brillantemente concepito ed eseguito. Con musicisti di alto livello tecnico. Con arrangiamenti elaborati, molto concettualismo lirico e sonoro. Con la voce originale di James Litherland e il mostruoso Heckstall-Smith e Dave Greenslade che elevano la musica a una dimensione superiore. Un vero capolavoro della fusione tra le sensazioni del Blues, le metriche del jazz e la pirotecnica del rock.