Anima Fiammeggiante

Aprile 2023: Bandabardò - BONDO! BONDO! (2002)


  Data di pubblicazione: 11 settembre 2002 Registrato a: Firenze Produttore: Bandabardò Formazione: Enrico Greppi (voce, chitarra), Alessandro Finazzo (voce, chitarra), Marco Bachi (basso), Andrea Orlanini (tastiere), Alessandro Nutini (percussioni), Jose Ramon (percussioni, tromba), Max Gazzé (voce, basso)   Tracklist                           Riassunto                         Sono sette i re                         1, 2, 3 stella                         Il principiante                         Les plus belles filles                         Non sarai mai                         Il treno della luna                         Fine delle danze                         Gomez                         Pinto Stefano                         Passerà la notte                         Rumore di fondo                         Fortuna  

Noi cerchiamo sempre il lato buono delle cose” (Enrico Greppi)

 

La Bandabardò è stata una delle espressioni del folk combattente italiano più interessante e curiosi che si siano potuti apprezzare. Nati nella Toscana degli anni ’90, con un nome in aperto omaggio a Brigitte Bardot, e sulla spinta del combat folk che all’epoca aveva una sponda importante in Emilia con l’attività dei Modena City Ramblers, con quell’attitudine poetica tutta popolare, che dava voce alle canzoni di strada e al coraggio degli ultimi. Il gruppo ha la possibilità di farsi le ossa con una serie di spettacoli tra Francia e Italia tra i locali e le strade, cercando di raccogliere gli umori e la vitalità proveniente dai vicoli di tutto il mondo. Questo ha portato alla realizzazione di diversi album, anche se la consacrazione avviene con Bondo! Bondo!, album pubblicato nel 2002, in una data particolare, primo anniversario degli attentati dell’11 settembre. Non solo gli arrangiamenti sono più curati, elaborati, ma si evita di andare a cercare il singolo “acchiappone” per poter giungere ad un pubblico vasto, ma si opta per un approccio autoriale adulto che faccia soprattutto leva sulla capacità di ascolto da parte del pubblico, senza smarrire l’attitudine per il coinvolgimento popolare.