“Sei là fuori con la tua chitarra cercando di ottenere un suono” (Jonathan Richman)
Metà anni '70: la nascita del caos, la caduta dell'innocenza, l'ultimo assaggio dell'indifferenza. L'ingresso in un'era del nulla, dove l'attenzione è passata dal significato al “fanculo a tutti”. I Modern Lovers collegano due enormi autostrade: una che va ovunque e l'altra che non va da nessuna parte. Il significato sta in un album il cuo merito dovrebbe risiedere nel modo in cui è in grado di rimanere costante. L'arte è dura, e l'arte è individuale, l'arte è l'unica cosa che ci separa dal nemico. Alcuni tengono la loro arte nascosta in soffitta per tutta la vita, altri la mettono in mostra. Ma questo è il capolavoro dei Modern Lovers! Ci sono i classici di Pablo Picasso (questa poi omaggiata nel 2003 da David Bowie nel suo Reality con una buona cover), Roadrunner e i rocker nella doorsiana Astral plane e Modern World. Ciò che rende grande questo album, però, è che suona come l'inverno più freddo e il mare più profondo, la disperazione di essere totalmente devoti a una persona che non puoi assaggiare, toccare o sentire.