Anima Fiammeggiante

Agosto 2023: Aqua - AQUARIUM (1997)


  Data di pubblicazione: 26 marzo 1997 Registrato a: Copenhagen Produttore: Johnny Jam & Delgado Formazione: Lene Grawford Nystrøm (voce, cori), René Dif (voce), Søren Nystrøm Rasted (tastiere, cori), Claus Noreen (tastiere, chitarre, cori), Jan Langhoff (chitarra), Claus Hvass (chitarra), Douglas Carr (chitarra), Bee, Marian Binderup, Mogens Binderup, Vivian Cardinal, Kati (cori)   Tracklist                         Happy boys & girls                         My oh my                         Barbie Girl                         Good morning sunshine                         Doctor Jones                         Heat of the night                         Be a man                         Lollipop (Candyman)                         Roses are red                         Turn back time                         Calling you 

La dance anni '90, per tanto tempo così bistrattata, negli ultimi anni è stata particolarmente rivalutata. All'epoca si sosteneva che fosse l'espressione di tutto ciò che rientrasse sotto il marchio “commerciale”, quando in realtà, pur nella sua (alle volte apparente) frivolezza, aveva i connotati per poter marchiare un periodo, e l'abilità di saper scrivere le canzoni. Il gruppo degli Aqua, oggi forse rientrato anch'esso nel grande alveo del vintage, seppe non solo far ballare orde di ragazze, ma scrivere canzoni che ciascuno si ritrovò a canticchiare. Abilità che probabilmente la noiosa e annoiata trap oggi non sa più replicare, e che non vorrebbe nemmeno. Basti pensare alla micidiale hit Barbie Girl, espressione di tutto ciò che il pop sa fare: melodie irresistibili, poliritmie esuberanti, contrappunti che lasciavano intravedere legami persino con un certo hip hop, oltre ad un senso dell'ironia che comunque descriveva la plasticità di un certo periodo. E lo stesso si può dire delle melodie ariose di My oh my, introdotta da una replica sintetica dello scalpitio di un cavallo in corsa, e di Doctor Jones. Tuttavia c'è persino spazio per esperimenti latini come Heat of the night e qualche incurione nel trip hop sofisticato di Turn back time. Nulla per cui strapparsi i capelli, per carità, e che probabilmente solo la nostalgia per i tempi andati può riportare alla memoria, ma è stato comunque un bel sentire, l'espressione di una musica che sa aggregare e cavalcare qualche modo, appena un momento prima di sprofondare nella melassa della banalità