Novembre 2023: dEUS – IN A BAR, UNDER THE SEA (1996)
Data di pubblicazione: 14 settembre 1996
Registrato a: Galaxy Studios (Mol)
Produttore: Eric Drew Feldman
Formazione: Stef Camil Carlens (voce, chitarra, basso, percussioni), Tom Barman (voce, chitarra, organo, sampler, sintetizzatori, percussioni), Jules de Borgher (batteria, percussioni, campane), Craig Ward (voce, chitarra, sassofono, mandolino, ukulele, slide guitar), Klaas Janzoons (voce, percussioni, piano, violino, percussioni), Rudy Touvé (voce, armonica, chitarra, ukulele), Didier Fontaine (voce), Eric Drew Feldman (organo, piano, percussioni), Dana Colley (sassofono), Piet Jorens (piano, gong), Bart Maris (tromba), Ian Humphries (violino), Charles Mutter (violino), Nic Pendlebury (viola), Deirdre Cooper (violoncello), Vincienne, Jim Brumby (effetti sonori)
Tracklist
I don’t mind what ever happens
Fell off the floor, man
Opening night
Theme from Turnpike
Little arithmetics
Gimme the heat
Serpentine
A shocking lack thereof
Supermarketsong
Memory of a festival
Guilty pleasures
Nine threads
Disappointed in the sun
For the roses
Wake me up before I sleep
Dopo il successo commerciale a sorpresa con Worst case scenario, In a bar, under the sea seguì nel 1996. La corsa musicalmente di vasta portata del debutto è stata ripetuta qui in generale, ma si era imparato molto nelle case Barman e Martens, che qui tenevano entrambi la maggior parte delle redini nelle loro mani, e con Craig Ward non solo avevano un un nuovo chitarrista di prima classe si è imbarcato sulla nave dei dEUS, ma anche un cantautore perfettamente abile.
I don’t mind what ever happens è un piccolo nitpick trascurato. In Fell off the floor, man si incontra la vita frenetica nella sottocultura di Anversa, la città natale dei dEUS. Ha un ritmo killer ed ipnotica come poche cose al mondo. Nel resto c’è una varietà che rende il fenomeno di dEUS una delle realtà più interessanti dell’indie europeo di metà anni ‘90