Data di pubblicazione: 9 marzo 1999
Registrato a: The Church, September Sound, RAK, Olympic Studios, Little Joey’s, The Garden Shed (Londra)
Produttore: Victor Van Vugh, Ben Watt, Mark Spike Stent, Dr. Robert, David Roback
Formazione: Beth Orton (voce, chitarra acustica), Ted Barnes (chitarra acustica, bouzouki, slide guitar), Dr. Robert (chitarra), Dr. John (piano), David Friedman (vibrafono), Ali Fried (basso), Lascelles Gordon (percussioni), Ben Harper (chitarra elettrica), Sean Read (piano, tastiere), Andy Watwerwood (basso), Ben Watt (chitarra, tastiere), Calina de la Mare, Beki Doe, Howard Gott, Ruth Gottlieb, Lucy Wilkins (violino), Becca Ware (viola), Oliver Kraus, Sara Wilson (violoncello), Terry Callier (cori)
Tracklist
Stolen car
Sweetest decline
Couldn’t cause me harm
So much more
Pass in time
Central reservation
Stars all seem to weep
Love like laughter
Blood red river
Devil song
Feel to believe
Central reservation (The then again version)
Beth Orton alla prova del suo secondo disco ha sperimentato qualcosa di diverso al primo. Escludendo i ritmi trip hop di Stars all seem to weep, tutti gli altri elementi dell'elettronica del suo disco precedente sono stati rimossi. Abbiamo la sua voce adorabile che si appoggia ad ambientazioni che sono principalmente composte da folk, pop e occasionalmente jazz. I testi sono profondamente personali e sinceri. Non è nemmeno così folk, elementi di jazz e soul possono essere ascoltati su brani come Sweetest decline (e il lungo ma adorabile Pass in time, un duetto con Terry Callier. Grande Folk Pop in Stolen car, nella prima versione della title track e nella semplice ma bella Love like laughter. Beth Orton cerca in questo disco di emulare gente come Ryan Adams ed Emmylou Harris per Daybreaker facendo di questo disco il più vario e oltre che il migliore della sua discografia