Italia, crescita lenta: banche e lavoro

Il Presidente del consiglio Matteo Renzi ha fatto presente che i dati stimati del prodotto interno lordo sono decisamente inferiori rispetto a quelli previsti. Nonostante ciò, si è dimostrato molto ottimista ed ha fatto presente che fino a poco tempo fa il segno più sembrava essere una chimera. Nella sua opinione, pertanto, il solo fatto che si abbia avuto la possibilità di raggiungere il segno più deve essere considerato un dato a dir poco confortante.

Crescita lenta: le stime

Matteo Renzi ha chiarito che si tratta di una ripresa decisamente molto timida ma che i numeri per riuscire a cambiare passo ci sono tutti. Non resta altro da fare, dunque, che andare avanti nel percorso intrapreso. Per quanto riguarda le banche, l’analisi di Renzi è chiara: secondo lui, infatti, in Europa ci sono paesi che hanno una situazione peggiore di quella italiana e, dunque, non c’è alcunché di cui preoccuparsi. In merito alla crescita lenta dell’Italia è intervenuto anche il Ministro dell’economia Pier Carlo Padoan dicendo che la ripresa è più lenta del previsto ma che gli allarmismi sono del tutto fuori luogo.

Banche italiane: il punto della situazione

Monte dei Paschi di Siena, al momento, sta facendo i conti con il nuovo amministratore delegato subentrato a seguito delle dimissioni formali di Viola. Il nuovo amministratore delegato è marco Morelli che si è già attivato per incontrare e confrontarsi con i vertici della banca centrale europea. La situazione del Monte dei Paschi di Siena, infatti, è decisamente controversa e c’è da aspettarsi qualche decisione rapida e risolutiva da parte del nuovo amministratore delegato.

Governo: le misure per il lavoro

Per quanto riguarda il lavoro, il Presidente del consiglio Matteo Renzi ha chiarito che, nonostante i fati non entusiasmanti del PIL, quelli in merito al lavoro fanno ancora ben sperare e lasciano intravedere all’orizzonte una concreta oltre che rapida ripresa economica. Nel secondo trimestre dell’anno in corso, l’occupazione è cresciuta notevolmente rispetto al precedente trimestre. In buona sostanza, abbiamo a che fare con un trend positivo che vede protagonisti tutti i settori. L’ISTAT ha confermato tali dati ed ha fatto anche presente che i dipendenti a tempo indeterminato sono aumentati meno di quelli con contratto a termine. Anche i lavoratori autonomi sono aumentati di ben 1,2 punti percentuali. Insomma, nonostante i dati sul PIL, l’Italia continua la sua corsa verso la ripresa economica anche se rispetto alle previsioni lo fa in maniera decisamente troppo lenta. A questo punto, non resta altro da fare che attendere i prossimi sviluppi e cercare di capire quali saranno i risultati del prossimo trimestre e, soprattutto, quali saranno gli esiti delle analisi e delle stime su base annua. Per il momento, infatti, si tratta di dati parziali che dovranno essere necessariamente aggregati per poter essere interpretati.

Italia, crescita lenta: banche e lavoro

Il Presidente del consiglio Matteo Renzi ha fatto presente che i dati stimati del prodotto interno lordo sono decisamente inferiori rispetto a quelli previsti. Nonostante ciò, si è dimostrato molto ottimista ed ha fatto presente che fino a poco tempo fa il segno più sembrava essere una chimera. Nella sua opinione, pertanto, il solo fatto che si abbia avuto la possibilità di raggiungere il segno più deve essere considerato un dato a dir poco confortante.

Crescita lenta: le stime

Matteo Renzi ha chiarito che si tratta di una ripresa decisamente molto timida ma che i numeri per riuscire a cambiare passo ci sono tutti. Non resta altro da fare, dunque, che andare avanti nel percorso intrapreso. Per quanto riguarda le banche, l’analisi di Renzi è chiara: secondo lui, infatti, in Europa ci sono paesi che hanno una situazione peggiore di quella italiana e, dunque, non c’è alcunché di cui preoccuparsi. In merito alla crescita lenta dell’Italia è intervenuto anche il Ministro dell’economia Pier Carlo Padoan dicendo che la ripresa è più lenta del previsto ma che gli allarmismi sono del tutto fuori luogo.

Banche italiane: il punto della situazione

Monte dei Paschi di Siena, al momento, sta facendo i conti con il nuovo amministratore delegato subentrato a seguito delle dimissioni formali di Viola. Il nuovo amministratore delegato è marco Morelli che si è già attivato per incontrare e confrontarsi con i vertici della banca centrale europea. La situazione del Monte dei Paschi di Siena, infatti, è decisamente controversa e c’è da aspettarsi qualche decisione rapida e risolutiva da parte del nuovo amministratore delegato.

Governo: le misure per il lavoro

Per quanto riguarda il lavoro, il Presidente del consiglio Matteo Renzi ha chiarito che, nonostante i fati non entusiasmanti del PIL, quelli in merito al lavoro fanno ancora ben sperare e lasciano intravedere all’orizzonte una concreta oltre che rapida ripresa economica. Nel secondo trimestre dell’anno in corso, l’occupazione è cresciuta notevolmente rispetto al precedente trimestre. In buona sostanza, abbiamo a che fare con un trend positivo che vede protagonisti tutti i settori. L’ISTAT ha confermato tali dati ed ha fatto anche presente che i dipendenti a tempo indeterminato sono aumentati meno di quelli con contratto a termine. Anche i lavoratori autonomi sono aumentati di ben 1,2 punti percentuali. Insomma, nonostante i dati sul PIL, l’Italia continua la sua corsa verso la ripresa economica anche se rispetto alle previsioni lo fa in maniera decisamente troppo lenta. A questo punto, non resta altro da fare che attendere i prossimi sviluppi e cercare di capire quali saranno i risultati del prossimo trimestre e, soprattutto, quali saranno gli esiti delle analisi e delle stime su base annua. Per il momento, infatti, si tratta di dati parziali che dovranno essere necessariamente aggregati per poter essere interpretati.

Mercato immobiliare: boom dei mutui a tasso agevolato

Una cosa è certa: i risparmiatori non troppo esperti di finanza hanno sempre preferito investire nel mattone. Pur essendo vero che la crisi economica ha messo a dura prova il settore immobiliare, negli ultimi tempi pare proprio che gli italiani siano tornati ad investire nel mattone.

Mercato immobiliare: ecco le previsioni

Il primo dato di cui tenere conto riguarda il fatto che la crisi economica che ha attanagliato anche l’Italia è legata a doppio filo proprio con il settore immobiliare. La bolla speculativa made di USA, infatti, è dovuta proprio all’erogazione di improbabili mutui a creditori di certo non solvibili. Indipendentemente da ciò, gli italiani, nel corso del tempo, sono rimasti ancorati alla filosofia del mattone ed il loro desiderio di acquistare case non si è mai sopito. Ovviamente, il mercato immobiliare anche in Italia ha dovuto fare i conti con una contrazione molto importante anche se il nostro Paese non è stato travolto dalla bolla speculativa che, invece, ha trascinato nel baratro Paesi come la Spagna e  l’Irlanda. La contrazione italiana era dovuta al fatto che le banche facevano molta fatica a concedere mutui. Adesso, però, la situazione sembra essere cambiata.

L’epoca dei tassi agevolati

Grazie ai vari interventi di Mario Draghi e della BCE, le banche italiane hanno potuto tirare un sospiro di sollievo ed hanno iniziato nuovamente a concedere mutui alle famiglie italiane. In questo modo, dunque, è stata data una nuova spinta propulsiva al settore che sta lentamente ripartendo. Già dal prossimo 2018, infatti, si stima un nuovo aumento del valore degli immobili. Senza alcun dubbio, i tassi agevolati rappresentano un valore aggiunto e possono essere considerati i veri responsabili della ripresa del settore.

I prezzi aumentano molto lentamente

Nonostante l’aumento delle erogazioni dei mutui da parte degli istituti di credito, è stato registrato un aumento molto lento dei prezzi degli immobili. Come è facile immaginare, dunque, vendere il proprio immobile, almeno per il momento, non è affatto conveniente. Di sicuro, chi ha acquistato un immobile nel periodo che ha preceduto la crisi ed intende rivenderlo adesso non può contare affatto su alcun margine di guadagno. In sintesi, chi ha intenzione di vendere il proprio immobile, dovrebbe cercare di temporeggiare in modo tale da sperare in un maggior guadagno. Coloro che, invece, hanno intenzione di comprare un immobile possono godere di tassi agevolati notevolmente vantaggiosi e, pertanto, non hanno altro da fare che cogliere l’attimo. Le stime in merito al settore immobiliare nel prossimo periodo sono chiare anche se non mancano i pessimisti che temono un’inflazione più bassa di quella attesa e, pertanto, un timido aumento dei prezzi degli immobili che rallenterebbe notevolmente la ripresa dell’intero settore immobiliare.