Focus Vip

Chiara Ferragni, il Codacons non ci sta: «Assurdo che parli ancora di fraintendimenti e buona fede. Fazio doveva gestirla meglio»


L'intervista di Chiara Ferragni è finita. Ora cosa succede? Il Codacons non si è lasciato convincere dall'influencer digitale e dalla sue parole dette nel programma di Fabio Fazio: l'associazione dei consumatori l'ha bocciata. «Chiara Ferragni deve togliersi dalla bocca le parole fraintendimento e buona fede, perché quando un pandoro viene venduto attraverso comunicati stampa e cartigli che lasciano intendere ai consumatori l'esistenza di un legame tra vendite e donazioni in favore dei bambini malati di cancro, non può esserci alcun tipo di fraintendimento e nessun errore di comprensione da parte dei cittadini», sottolinea il Codacons. Critiche anche per Fabio Fazio Che critica anche l'approccio del conduttore: «Fabio Fazio avrebbe dovuto entrare più nel dettaglio della vicenda e delle comunicazioni legate al pandoro, in modo da chiarire meglio ai telespettatori quali fossero i chiari messaggi lanciati dalla Ferragni e da Balocco che non lasciavano affatto spazio ad alcun fraintendimento», dice l'associazione dei consumatori. «Quando si ingannano 300.000 consumatori le parole fraintendimento e buona fedè vanno sostituite dalle parole dolo e falsi, ma un Fazio non ci arriva proprio o fa finta di non arrivarci…», conclude il Codacons. L'associazione ricorda poi un passaggio del provvedimento con cui l'Antitrust sanziona la vicenda del pandoro Balocco. «Scrive testualmente: 'Con riguardo al contenuto del cartiglio apposto sui Pandori griffati (che riportava: ' Chiara Ferragni e Balocco sostengono l'Ospedale Regina Margherita di Torino, finanziando l'acquisto di un nuovo macchinario che permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing'), si evidenzia che in nessuna parte del messaggio è dato rinvenire che il finanziamento si riferisce a una donazione fatta in cifra fissa e mesi prima; al contrario, la formulazione, data anche la sua collocazione sulla confezione del pandoro, lasciava intendere che il reperimento dei fondi per la donazione fosse legato alle vendite del Pandoro griffato», conclude il Codacons.