Rita De Crescenzo: «Ho avuto un figlio a 13 anni. Mi drogavo, ma non ho mai spacciato. Il mio ricordo più brutto? Sono stata violentata»

Rita De Crescenzo è una delle osptiti, insieme a Belen e Isabella Rossellini, di Francesca Fagnani nella prima puntata della sesta stagione di Belve, in onda dal 28 ottobre su Rai 2. Un’intervista intensa, tra momenti drammatici e passaggi ironici, che ripercorre una vita difficile, segnata da violenza, dipendenza e riscatto.

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La tiktoker napoletana, oggi seguita da oltre 2 milioni di follower, parla con una sincerità disarmante: «Sono passata dalle stalle alle stelle. La gente con me ha visto che nella vita si può cambiare».

Infanzia rubata e anni bui
A 13 anni, Rita diventa madre di un figlio avuto con Ciro Marranzino, della famiglia Contini, che poco dopo il parto venne arrestato: «Io ero una bambina. Lui è il padre di mio figlio e oggi siamo in buoni rapporti». Poi la discesa nella droga, durata trent’anni: «Ho vissuto di psicofarmaci, ero distrutta. Il momento peggiore? Quando tre ragazzi mi hanno violentata alla stazione centrale.

Da lì ho capito che, se non avessi smesso, sarei morta».
Durante l’intervista, Fagnani ricorda i processi ancora aperti: quello per spaccio di droga (era stata arrestata nel 2017) e quello per diffamazione nei confronti di un deputato e di un ristoratore. Rita si difende con fermezza: «Ho sempre ammesso di aver fatto uso di droga, ma non ho mai spacciato».

Le scuse e la rinascita
Quando Fagnani le chiede a chi deve delle scuse, De Crescenzo non ha dubbi: «Ai miei figli. Io vivo da sette anni. La mia vita vera è solo di sette anni». Una frase che chiude il cerchio di una storia di sofferenza e rinascita.
Oggi, racconta, sta cercando di rimettersi in gioco: «Sto crescendo mentalmente. Sto studiando, vengono a farmi lezioni a casa».

Non mancano i momenti leggeri. Tra una battuta e l’altra, la tiktoker confessa il suo sogno: «Vorrei girare un film con Christian De Sica. Una commedia di Natale a Napoli». E si lascia andare a un siparietto comico quando cerca di spiegare la parentela con Massimo Ranieri attraverso la nonna “Giuseppa di Zazzariello”. Poi la parentesi “politica”: «Io organizzerei dei pullman per portare la gente a votare, andando casa per casa». Fagnani la corregge: «Non serve, si vota sotto casa». Ma Rita insiste: «Io invece organizzo i pullman». E a proposito di pullman, sul noto caso di Roccaraso la giornalista le chiede: «Ci ha guadagnato?». «No e non conosco le agenzie che hanno organizzato i viaggi. Io ho fatto solo dei video super bellissimi».

Rita De Crescenzo: «Ho avuto un figlio a 13 anni. Mi drogavo, ma non ho mai spacciato. Il mio ricordo più brutto? Sono stata violentata»ultima modifica: 2025-10-29T19:36:10+01:00da george102