Dietro la serratura
Ho appena visto un programma in tv, che parlava di rete e social. Le considerazioni non sono state positive e il bilancio finale non è stato lusinghiero. Non posso non prenderne atto e riportare quel che ho percepito, seguendo le osservazioni dei socialogi.
Voyeurismo.
Il voyeur è colui che guarda altri durante un’attività sessuale, magari, masturbandosi. Ma se si generalizza, si può chiamare con questo nome qualunque attività che passivamente, porta a guardare di nascosto altri che fanno cose. In rete si chiama voyeurismo informatico.
La nascita di internet ha portato gli essere umani all’isolamento, creando di fatto vere e proprie vite virtuali, vissute prevalentemente da invisibili.
Internet, rimane una straordinaria invenzione, ma ogni grande invenzione porta con sé non piccoli effetti collaterali.
I social così amati e al tempo stesso così odiati. Un click e sei sul profilo dell’amico, finto amico, sconosciuto amico, pronto a spulciarne i dettagli, dietro ogni singola parola e immagine condivisa, a processare e analizzare, atteggiamenti, comportamenti, da ammirare quando sono in linea con noi, da odiare nel caso contrario..
Ecco, questo è il voyeurismo informatico l’hobby più praticato dell’essere umano medio,
Sbirciare, spiare i fatti altrui, che godimento! E dire, che fin da bambini ci hanno insegnato che non si fa la spia.
Un esibizionismo che non è altro che l’altra faccia di chi monopolizza le bacheche, con continue ed esasperata esternazioni, fatte da immagini, commenti e video.
Mah! Non ho parole, comunque non mi stupisco di niente. Le chat e le perversioni, sono una realtà tremenda… fatte di ogni ben di dio. Mi dispiace per i nostri ragazzi… che hanno ereditato qualcosa nato a fin di bene, ma che viene per lo più utilizzato per il male. per il più, anche da persone della mia età e più avanti.
Anche in community imperversa il marcio, bisogna ogni tanto andare via e staccare, perchè pur essendo forti, il martello pneumatico alla lunga diventa duro da sopportare. Con questo dico però che ci sono anche belle persone. Senza maschera nel cuore. La rete è comunque lo specchio di una realtà, fatta da persona tristemente andata di testa. Insomma come dici in bacheca bisogna saper vedere il bene ed il male delle cose,
Il positivo ed il negativo. Ma questo dipende unicamente da quanto è sana una persona. Difficilmente un onesto, userà la rete per mercificazione del sesso.
Sono comunque argomenti e osservazione risapute. Sono vecchio come utente di Libero, anche se l’attività attuale è recente, e so e credo anche tu, che è più il marcio, che il sano, qui.
Il resto sono osservazioni sagge, la rete è specchio del reale e considerando che le regole giuridiche sono ancora poche, si è più liberi di passare i limiti.
Io non sono molto sui social e tendenzialmente pubblico solo i “resoconti” delle mie gare di atletica. Che poi arrivo sempre ultima ma non è quello … è il risultato della sfida con me stessa, l’arrivo. Ma vedo amiche e amici che pubblicano il cibo, la loro foto in costume, le gambe, la loro foto mentre “pensano” … e chi più ne ha più ne metta. Non so cosa cercano ma non ho bisogno di essere accettata da nessuno. Serena giornata
Anche in questo caso l’approccio è giusto, il tuo essere, qui, perché è qui che ti leggo, è come un diario di viaggio ed è un approccio personale e non invasivo, un buon modo per vivere la rete, senza quegli eccessi che a volte fanno male.
Serena giornata.
Preferisco vivere la rete per quello che può darmi. Spunti di riflessioni, punti di vista differenti … crescere. Apprendere. Poi la vita è più fuori … buon pranzo
Una preferenza che rispecchia un approccio corretto, come giusto sottolinei la vita è più fuori.
Buona serata.
🙂 Ho capito dal primo momento che ti ho letto, che sei un vecchio utente di libero, e sappiamo entrambi, come sanno tutti, qui come funziona. Il mio cuore è rimasto quello di sempre, devo trattenermi però. La mia impulsività potrebbe essere nociva. Un caro saluto
A mio modesto parere non rimaniamo sempre gli stessi, cambiamo con il passare del tempo.
Credo che anche quel che sembra sempre lo stesso, con il tempo un pochino muti o forse no.
E’ vero quello che dici, noi mutiamo con il tempo, come mutiamo esteriormente, dipende anche dai giorni, non sempre abbiamolo stesso umore, e spesso noi che non siamo saggi come gli indiani, rischiamo di dar da mangiare al lupo sbagliato. Uno di più che all’altro. 🙂
Pensa a quanta esperienza portiamo con noi ogni giorno, non siamo mai gli stessi. Il problema, è lo so perché mi capita, è che spesso invece che sentirci ricchi, ci sentiamo poveri, anche invecchiare per molti è un impoverimento del corpo. Non siamo saggi come gli indiani, ma possiamo essere saggi come un vecchio che vede la vita come una ricchezza.
Non capisco come si fa a rispondere ad un commento … mi piace molto leggere pensieri, confrontarmi e magari riflettere sulle mie idee e cambiarle. Sono sempre stata molto “pensierosa”. E dopo anni di solitudine amo il confronto, pur amando la solitudine. Sono social a volte 😀 ehehehe buongiorno
Sei social nel modo giusto, io trovo il tuo approccio sano e piacevole, ma soprattutto riconoscibile ed è riconoscendo la vita anche negli altri che si impara e si acquista un valore importante: la comprensione.
Buongiorno carissimo.
Grazie per il passaggio nel mio Blog, sempre attento ed intrigante.
Comunque, volevo aggiungere un mio pensiero sul tema: Voyeur o voyeurismo in genere.
Un libro letto molto tempo fa, mi dette lo spunto nel mio Blog e, oggi ritrovo con piacere a parlarne con te.
-L’uomo che guarda – di Alberto Moravia
Dove la trama è esclusivamente imbastita, nelle mura domestiche.
Dove personaggi bramosi, sono presi da un solletico “erotico e sensuale” di fronte alla bellezza di donna , tra la più ambigua e attraente e memorabile che Moravia sapientemente descrive in tutta la sua storia.
Perchè!…sono i loro enigmi, e persino la loro accondiscendenza, a riprodurre instancabilmente la voglia di vedere e sapere, e dunque Eros del voyeur…
Buon giorno o pomeriggio a te 🙂 e grazie a te.
E grazie per portare Moravia, qui.
Conosco il libro, ma non l’ho ancora letto. Ma da quel che scrivi si riallaccia alla prima produzione (che amo), dove ogni sua parola scritta è una morale testimonianza della natura umana.
Cercare di arrivare alla bramosia dei perché è forse una maturità che vive chi ha capito com’è l’essere umano. Il desiderio alla fine è una speranza vestita di scuro, e chi meglio di una donna bellissima può rappresentare negli occhi di chi guarda: il desiderio di sapere e conoscere. Spogliare una donna, è mettere a nudo non la bellezza, ma la lussuria della conoscenza, quella conoscenza proibita e per questo provocante ai limiti della logica.
Buongiorno.
Questo tuo commento mi spinge ad una riflessione personale (quasi tossica) naturalmente: quando dici di mettere a nudo, la bellezza intrisa di lussuria!?:::
Si sa, che voi uomini amate la vita gaudente, piena del proprio ego; quindi affamati di piacere carnale.
Le vostre conquiste, come lupi liberi nella brughiera.
Buon giorno a te
Il termine è più che corretto, quando si mette a nudo la relazione uomo, donna, la tossicità è un rischio inciso nella carne.
Nel tema discusso, il voyeurismo: La lussuria e il desiderio sono la spinta che porta alla depravazione. Il contesto è però torbidamente profondo, perché alcuni termine sono richiamo per la mente, associazioni, che fanno risalire a galla, tante piccole crepe.
Ed è visibile nelle tue parole la generalizzazione, che a mio parere, ha lo scopo interiore di richiamare alcuni vissuti che ti hanno creato qualche piccola crepa, e inserire nella massa del voi uomini, chi ti ha mostrato il lupo. La libertà d’essere donna, che forse il tuo cuore non ha avuto la possibilità di affermare o meglio far capire come voleva, perché magari chi ascoltava non ha la logica per capire che significa essere donna. Non vorrei rischiare di scrivere giudizi o opinioni che non ho il diritto di dare.
Posso scrivere che hai ragione, l’uomo fa fatica a tenere a bada la sua lussuria e nella maggioranza dei casi non la vuole tenere a bada. Che affronta la vita come conquistatore (l’attuale momento con i suoi eventi sono testimonianza di ciò) è vero. La lungimiranza sta nella posizione che hai e avrai nel sapere decifrare la natura di chi hai davanti.
La vita è questa, la passiamo su due fronti, cercare di capire gli altri e cercare di capire noi stessi.
Nella vita non ho mai giudicato nessuno, l’ho sempre ritenuto così scorretto. Come puoi giudicare una persona? Uno è diversa da te. Poi hai fatto la sua vita? Le sue esperienze? I suoi sbagli e i suoi successi??? … non ci si può proprio permettere di giudicare. Per i social è un pò come per tutte le cose … a piccole dosi 😉 buon pranzo
Lo è scorretto per l’etica e morale, forse è il giudizio che manca al giudizio, la capacità di capire che c’è differenza tra pregiudizio e comprensione, tra vivere una persone e divorarne l’idea che né abbiamo, idea spesso basata sul nulla, questo è il punto.
Il non poeta
Parla con la voce di un poeta
dolcezze in rima e accenti delicati
sceglie parole d’amore
leggere come i fiori
che colorano il suo giardino
Un non poeta dai mille colori
gemme d’emozioni dorate
che sanno carezzare l’anima
Espressioni al profumo di luna
sui nostri visi assorti
nei riflessi d’argento
Bellissimi versi.
Un dono che apprezzo, per il significato e la sensibilità avuta nella scelta.
Grazie 🙂
Infatti … comprensione, come dici tu e come sostanzialmente ho scritto nell’altro post 🙂 ciaoooo
Esatto 🙂