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Beatitudini e inquietudini

“Talvolta ci vuole coraggio anche a vivere.”
Seneca

Questa è una delle poche citazioni che so a memoria, non devo andare a spulciare nessun libro, è ben impressa nella memoria.

Oggi è, uno di quei giorni in cui vedo tutto grigio, ed è già una fortuna, poteva esser uno di quelli in cui tutto è nero.
Persino la mia compagna se ne accorta. A pranzo ha chiesto:
“Va tutto bene? Sei stranamente silenzioso?” E sì silenzioso.
La risposta è scontata, ed è stata scontata:
“Va tutto bene.”
In fondo è la verità! Non è successo nulla di grave, oggi, e nulla, credo, succedere fin al calar del sole.
Ho sorvolato dicendogli che ero silenzioso, perché pensavo a mia sorella. Bugia? Forse sì, ma preservarla devo.

Penso al passato e mi rattristo, penso al futuro e mi rattristi, penso al presente e mi viene d’esclamare: e che cazzo!!!  (Scusate il termine)
Dovrei smettere di pensare.

La buon’anima del Mahatma diceva;
“Serenità è quando ciò che dici, ciò che pensi e ciò che fai, sono in perfetta armonia.” (Questa l’ho dovuta cercare.)
Ecco!!! Son fregato!!! Se questa è la premessa per la serenità, non potrò mai esser sereno!!! Perché?
Perché non sono mai stato in armonia.
Oh amica ironia a volte sei più che: Desiderata, sei cercata.
Anche ora, qui, sento di non avere poi tanto da scrivere e sono passati solo 46 post, di solito arrivavo ai 200, al massimo 250, prima di aver difficoltà a raccontare.
Scrutandomi avrei, ancora, da dire, ma non ho voglia di banalità, di esporre una vetrina con pensieri, semi eterei, sottratti alla disperazione o alla felicità, né tanto meno condividere post it copia e incolla.

Oggi sono in piena tempesta e non so il perché. Oggi sono tempesta e non so per qual è scopo.

“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.”

Beati tutti voi che siete in spirito e in mente, in armonia.
Perché io al momento sono fuori da qualunque beatitudine.

Per questo post, chiuderò i commenti, non me ne voglia chi gentilmente (che ringrazio sempre) mi vien a commentare.
Ma non voglio portarvi a pensieri marginali, contagiarvi con il malumore che son certo è di passaggio come la tempesta, domani, son certo (è sempre così), sarà di nuovo bel tempo. Oggi vi evito pensieri grigi.
Dono a me a voi un racconto, che sia d’ispirazione.

Un’anziana donna aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all’estremità di un palo che lei portava sulle spalle. Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto, ed era sempre pieno d’acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre quello crepato arrivava mezzo vuoto. Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo un vaso e mezzo d’acqua.
Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma il povero vaso crepato era in imbarazzo per via del proprio difetto, ed era avvilito di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato fatto. Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento, un giorno parlò alla donna lungo il cammino:
Mi vergogno di me stesso, perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l’acqua fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa
La vecchia sorrise:
Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua parte del sentiero, ma non dalla parte dell’altro vaso? È perché io ho Sempre saputo del tuo difetto, perciò ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li innaffiavi. Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola. Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per ingentilire la casa.

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Beatitudini e inquietudiniultima modifica: 2022-11-16T11:42:17+01:00da natodallatempesta0