Follia e logica

Un'interlocutore fuori dal normale


Un’attenta commentatrice dalla spiccata sensibilità, ha evidenziato come ci sia tristezza in quel che scrivo e come questa tristezza sia specchio dell’emozioni che vivo. Emozioni che mi rendono scontento. Probabilmente ha ragione. Per come interpreto la comunicazione, si hanno sempre più verità di un pensiero: Il mio, il tuo, il suo, il loro. A volte tra la verità originale e quelle surrogate non c’è poi tanta differenza, alcune volte coincidono al millimetro. Se si potesse parlare con se stessi!? E perché no!!! “Ciao me stesso. Come va oggi?” “Ciao io esteriore. Un pò assonato, non ho dormito bene stanotte.” “Oh mi dispiace. Come mai? Qualcuno ti ha disturbato?” “Fai lo spiritoso!” Lo sai benissimo come mai. Tu, mi hai disturbato!!! “Io?” “Sì, sì, tu!” Non fai altro che lamentarti, chiuderti in te stesso e rimuginare, rimuginare e rimuginare. Guarda che dentro te stesso, ci sono io. E sono stanco di sentirti far rumore. “Ma che dici! Ma se non dico, mai, nulla, sto sempre in silenzio.” “Pensi di stare in silenzio, in realtà fai tanto rumore. Vuoi degli esempi? Esci con la nostra G. e che fai? Invece di rilassarti e divertirti, ti guardi attorno, quasi, infastidito, ti muovi, sempre, nervosamente e poi se qualcuno capita ti sorride: che fai? Abbassi la testa e accenni un timido sorriso, per giunta non subito ma dopo aver fatto passare qualche secondo. E poi ci tocca subire le esternazione e i rimproveri di G. che giustamente ti vorrebbe più social che virtual social. Queste so tutte cose che, qui dentro, fanno un sacco di rumore.” “Adesso non esagerare. Lo sai che siamo riservati, dare confidenza non è facile per noi. Ci serve tempo” “Tempo, tempo, sempre, tempo. E, poi, parla per te. Io la confidenza la darei subito, a me mi frena questo muro interiore, che non posso valicare, se no sai le capriole che farei? Chi credi ti aiuti quando, capita, sei nel panico e ti viene quella forza, che irrompe travolgendo tutti e tutto? Io sono bello mio.” “Certo!!! Adesso le cose belle che faccio sono merito tuo. E quelle brutte solo colpa mia! Guarda che è, anche, colpa tua se sono un naufrago.” “Colpa tua, colpa mia. Visto! Ancora a lamentarti. E che sarà mai? Sei in gamba, intelligente, sensibile, perché credi G. continui a stare con te. Perché sa quanto valore ha il nostro cuore. Le donne sono risolute e decise, fattelo dire da uno che le capisce - Come no! - mica sono uomini. Se non amato più, non ci pensano due volte a voltare pagina. Poi sei un animo capace di prendere il nulla e dal nulla creare emozioni e questo acchiappa tanto :-D Quindi smetti di far rumore, ascolta invece il silenzio e trasformalo in melodia, in melodia del cuore. Vivi la vita a ritmo di musica e se ogni tanto, capita di prendere una stecca, fa niente. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo, disse la grande anima, io ti dico, sii il cambiamento che non vuoi essere, sii quello che gli altri non si aspettano, e se vuoi essere, sempre e comunque, te stesso e diamine, sii te stesso con il bene e il male. Io ci sarò sempre con o senza rumore.” Ecco questo potrebbe essere un dialogo tra me ed io. Non so se è veritiero, se si può esser bugiardi (fino in fondo) anche con noi stessi, son convinto di sì. Ma alla fine è questo quello che nel nostro profondo alterna tempesta a sereno, un conflitto di pensieri subliminali che a volte ci tirano su altre ci buttano giù, così banalmente. Non so che post è, oggi uscito fuori, strano forse, non che io sia, poi tanto, normale :-) Buon fine settimana.