Numeri primi
Il Natale è passato, il 25 è passato, ma è ancora festa per molti.
Ieri il pranzo l’abbiamo passato (io e la mia compagna) con mia madre, mia sorella, mio cognato e i miei nipoti (come quasi ogni domenica). Ma niente festeggiamenti, niente giochi, quei giochi tipici del Natale.
È stato il primo anno senza mio padre. Mia madre non ha voluto, non si è sentita di festeggiare.
Dopo il pranzo siamo andati da soli al centro (il centro storico della mia città), girato per le bancarelle natalizie, poi abbiamo deciso di optare per qualcosa di non molto natalizio: il Cinema.
Pensavo di trovare pochissime persone. Al centro le vie erano gremite di famiglie, era logico pensare che al cinema, non avrei trovato la solita moltitudine, invece, un pò di gente c’era, più di quel che pensavo. Vedendo quei piccoli nuclei familiari isolati l’uno d’altro, pragmatici anti simbolo di quel che la riunione natalizia rappresenta, mi è venuta in mente la frase:
Esiste, quindi, ancora la solitudine dei numeri primi. Ironia, ovviamente, la mia.
Questo mio post è un pensiero post natalizio, post 25 Dicembre, non ha alcuna velleità se non descrivere una mia sensazione, l’attuale sensazione.
Il Natale? Se c’è stato, io non l’ho visto, né sentito.
E direi che tutto sommato, tutto questo, non mi ha creato e crea disagio. La conquista della normalità, la vittoria dei numeri primi.
Ciao NDT che dirti io invece ho riassaporato il clima natalizio ,la gioia del pranzo in famiglia ,le urla ,le risate, piccoli diverbi tra ragazzi
è stata una ventata d’aria fresca a cui mi sono esposta con ogni cellula..ne avevo bisogno .
Ho dato aria alle stanze,la vita è anche sofferenza ma non può essere solo quella.
Un abbraccio di sole e per quel che vale buone feste
Sono contento che la gioia del Natale sia entrata a casa tua.
La scomparsa di mio Padre credo abbia influito quest’anno, ma il Natale è comunque sempre presente. Ho scelto di non vederlo come gli altri anni, ma c’è e casa tua né un esempio di gioia.
Un abbraccio a te.
A Natale in passeggiata al parco coi pelosi ho visto tanta gente e non mi aspettavo così. Solitamente siamo “soli” perchè si presume che le persone siano in famiglia a festeggiare. Chissà come mai è cambiato tutto. Serena giornata
Potrei pensare che forse siamo noi a cambiare, il senso del Natale rimane ed è rimasto quello e lo è da un bel pezzo 🙂
Serena giornata a te.
Ah sì anche questo è vero 🙂
🙂