Seconde opportunità
L’ispirazione giunge dalle fonti più inattese. A volte basta solo guardarsi attorno o in mezzo ai libri. 🙂
Vi è mai capitato di rompere, un piatto o una ciotola? Immagino di sì.
L’istinto moderno è quello di buttare via i cocci.
Il valore di un prodotto, oggi, è così povero che non merita una seconda vita.
E in linea di massima per molti prodotti, è così.
In Giappone, esiste una tecnica, che ha il dono di dare una seconda possibile a ciò che è, irrimediabilmente perso.
Quel che accade è: Magico. Frantumandosi, la ceramica prende nuova vita attraverso le linee di frattura. Grazie alle sue cicatrici, l’oggetto rivive e le ferite, le cicatrici, diventano: Simbolo. Simbolo del coraggio, del non vergognarsi dei segni che si hanno (filosofia Zen). Una bellissima lezione che l’arte ci ha tramandato attraverso il kintsugi, letteralmente oro (kin) e riunire (tsugi).
Quest’arte, infatti, prevede l’uso di un metallo prezioso (oro o argento) unito a lacca o resina per riunire i pezzi di un oggetto di ceramica rotto.
Ogni pezzo riparato diventa unico e irripetibile, ed è unico e irripetibile, grazie alla casualità con cui la ceramica si frantuma.
Se ci pensate la metafora nascosta in questa tecnica, è la metafora della vita.
Nella vita ognuno di noi, in un modo o nell’altro, cerca di superare i propri eventi traumatici, di crescere attraverso le proprie esperienze dolorose. Le valorizza, persino l’esibisce e attraverso la consapevolezza del valore di sé, ci convinciamo che sono proprio queste ferite, queste cicatrice, che rendono ogni persona unica e preziosa e quindi ci rendono unici e preziosi.
Sì avevo letto di questa “opportunità” per i cocci rotti. Ed è proprio come dici tu, la metafora della vita … anche da questa “storia” ho imparato a non vergognarmi delle mie “rotture”. Ci sono, le ho superate. Prendono una nuova vita.
Serena giornata
Un esempio di come l’arte parla al cuore e vuole parlare al cuore di tutti.
E di come se si vuole si possa trasformare il male in bene. Oggi si tede a risponde al male con il male.
Serena giornata a te
Conoscevo questa tecnica,mi ha sempre affascinato. Un sorriso Simo
Molto affascinante e profondamente ecologica 🙂
Un sorriso a te
Ti lascio un saluto, sono in fase no.. Un abbraccio affettuoso
Passerà, passa sempre.
I momenti no, servono per apprezzare poi i si.:-)
Un abbraccio affettuoso a te
Eh sì si tende a rispondere al male col male. Purtroppo. Poi forse nemmeno il porgi l’altra guancia ma il portare pazienza … che è costante ultimamente, forse è la soluzione migliore. L’amore e la pazienza. Serena giornata
Concordo, nella pratica non è facile. Almeno, qui, anche se sono solo parole rendiamo vivo l’amore e la pace.
Meglio che niente … si comincia nel “piccolo” e si porta avanti … sempre 🙂
Buon pranzo
E sì 🙂
Buon pranzo a te e grazie 🙂