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Occasioni

Non scrivo quasi mai di cronaca, se non quando un evento mi colpisce tanto da portarmi a condividere una personale opinione.

Oggi voglio con tristezza, perché è triste, soffermarmi sul tragico evento che ha visto un bambino di 5 anni perdere la vita per una assurda sfida social.

Io sono in rete da oramai più di 30 anni, con varie rinascite lungo il tragitto, posso, con cognizione di causa, definirmi un internauta presente, direi assiduo, social quanto basta, sempre poco, però, rispetto alle ultime due generazioni.

Ho scoperto Libero ben 20 anni fa, il profilo che uso attualmente è il primo che ho creato, ne ho poi nell’arco del tempo creati altri due che ho usato tra una pausa e l’altra, in quei momenti che stufo dello squallore della comunità mi ritiravo in solitudine. L’ultima pausa durata quasi 4 anni mi ha spinto a rispolverare il vecchio natodallatempesta0, l’unico profilo che non ho, mai, cancellato.
La mia attività social si estende poi – con una frequenza molto più limitata di interventi – con l’interazione in un altro sito, ilfattoquotidiano. Ammiro Travaglio e che piaccio o no, a chi mi legge, seguo il suo giornale online commentandolo quando pubblica qualcosa di interessante.

La mia conoscenza della rete non è, né limitata, né superficiale.
Ho percepito già 30 anni fa che il potenziale era enorme e dopo gli studi ho cercato di ampliare le mie conoscenze, attraverso corsi di informatica.
Ho un titolo che mi attesta quale webmaster, ho quindi le conoscenze più o meno aggiornate per creare un sito web.
Negli anni in base alle mie attività ne ho creati parecchi. All’epoca anche per l’azienda del mio datore di lavoro. Oggi ho un solo sito, quello personale o ufficiale, con tutti i miei lavori artistici, la mia biografia (nulla di speciale) e i miei progetti. Nel corso del tempo ho anche seguito corsi per realizzare app e strumenti informatici. Tutto questo per affermare che conosco abbastanza bene internet sia come utente che come programmatore, devo dire che tenersi aggiornati non è semplice ma nel mio caso non è neanche indispensabile.
Come utente quindi:
Ho un blog, attualmente uno solo, su Libero.
Un sito ufficiale.
Alcuni profili di natura professionali su varie piattaforme di vendita e pubblicità, siti come galleria d’arte e simili.
Un profilo su facebook con pagina annessa, poco aggiornato a dire il vero.
Un profilo su Twitter e uno su LinkedIn anch’essi poco aggiornati in verità, il tempo è quello che è.

Tempo fa, parlo di una decina d’anni fa, ero anche un assiduo giocatore di video giochi.

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Perché vi ho scritto tutto questo che credo possa interessa poco a chi legge.
Per definire un principio che la rete di fatto è un’occasione.

“Quando mi trovo alle conferenze sull’informazione tecnologica e la gente dice che la cosa più importante al mondo è fare in modo che le persone possano connettersi alla Rete, io rispondo: Mi state prendendo in giro? Siete mai stati nei paesi poveri?”
Bill Gates

Come, però, sottolinea Gates non è indispensabile, né tanto tanto meno la cosa più importante.

“Ho evitato Internet ma solo fino a quando l’avvento del web non l’ha trasformata in una tale magnifica opportunità di perdere tempo da non poterle più resistere.”
William Gibson

Perdere tempo, Gibson definisce perfettamente cosa oggi è la rete, una perdita di tempo, una perdita di credibile e una perdita di vite.

Il bilancio poteva e potrebbe essere positivo, perché lo ribadisco il potenziale dietro la rete e il web è enorme e tale da creare lavoro. Oggi, però, grazie ai social e ai loro utenti, i vari Influenzer, Blogger, YouTuber e TikToker la rete è di fatto una squallida e pericolosa rappresentazione della società contemporanea.

Quel che è successo a Roma è assurdo e ingiustificabile.
Ripeto non do colpe alla rete, la follia esisteva anche prima, basta ricordare gli scellerati assassini che si divertivano a lanciare sassi dal cavalcavia.
Il punto è nell’uso e in quel che la società sta sdoganando, una sempre più pericolosa e ambigua reazione alle provocazioni, si sta legittimando l’estremismo sociale, e non parlo di estremismi politici o ideologici le solite cazzate su fascismo e comunismo, ma di una sempre più legittima affermazione di quello che è un bullismo sociale, se non arrivi con le parole puoi e devi usare la forza.

Come siamo arrivati da porgi l’altra guancia a colpisci prima che ti colpisca l’altro?
Forse è vero!! La verità è che non siamo mai stati nel sentiero giusto, che predichiamo bene ma poi.

Mio padre quando ero ragazzino mi diceva che mi dovevo difendere quando mi picchiavano, che se ricevevo un pugno, io, ne dovevo dare due, se no non avrei ricevuto rispetto.

Rispetto!!!

“Un uomo è tanto più rispettabile quante più sono le cose di cui si vergogna.”
George Bernard Shaw

Direi che cosa di cui vergognarci ne abbiamo tante.

Buon fine settimana a tutti.

Occasioniultima modifica: 2023-06-16T10:26:40+02:00da natodallatempesta0

10 commenti

  • stelladelsud16

    Purtroppo per quello che è successo e che succede giornalmente è il risultato di colpe generali,che comprendono tutta la società fatta dai genitori,dai social con piattaforme mirate a mettere in pericolo la propria vita e quella degli altri, dalle istituzioni scolastiche e dallo stato. Ognuno ha le sue colpe,ognuno concentra i propri interessi e attenzioni su di esso dimenticando che ha il dovere di crescita e formazione di giovani vite che un giorno saranno uomini in questa società e se non si dà a loro i giusti mezzi per essere veri uomini e non solo maschi in questa società avremo questo e sempre peggio come risultato. I genitori anch’essi rapiti dai social e dediti solo a se stessi che tornino a fare i genitori, dare per primi buoni esempi e parlare e spiegare già dalla tenera età e dare valori etici e morali atti a essere per la società e non contro, valori che possano radicarsi dentro una mente che si evolve giorno dopo giorno .
    Il fenomeno dei social ormai è incontrollabile e bisogna affrontare il problema in maniera decisa, la scuola anch’essa deve avere un ruolo importante
    istruendo i giovani a comportamenti civili e intelligenti, basta studiare materie obsolete , bisogna studiare la storia,le problematiche, i comportamenti e l’evoluzione dei nostri tempi dal dopoguerra in poi ,il passato non serve e non insegna niente se non ad alimentare comportamenti estremisti e rivoluzionari. Lo stato ha abbandonato queste nuove generazioni ,non da loro opportunità di lavoro ,di realizzarsi ,di crearsi una vita serena e completa ,si diplomano si laureano e poi si perdono in una giungla di attese ,di speranze e continuano a perdersi vanno sui social , là si guadagna e per guadagnare sempre di più mettono in pratica situazioni sempre più estreme drogandosi per dare più brivido possibile a se stessi e a chi li segue che a sua volta li imitano. Dobbiamo fermarci , questa corsa impazzita farà deragliare le nostre vite come un treno impazzito che schizza fuori dai binari . La vita è un dono prezioso è bisogna averne rispetto,sia per la propria che per quella degli altri.
    Buona giornata Carmelo
    Lucia

    • natodallatempesta0

      Condivido ogni parola che hai scritto, aggiungere altro è solo ripetere quando siamo nella m…..
      Spero nel futuro, non per me, oramai è tardi, ma per le generazioni a venire.
      Questo mondo ha bisogno di un cambiamento green.
      Buona giornata a te.

  • OgniGiornoRingrazio

    Ciao Ndt ,come avrai capito non ho una grossa conoscenza del mezzo che uso..non ho facebook, twitter ho chiuso l’account.. ho libero su cui passo il tempo libero con l’intento di puro svago. A onor del vero faccio FAD online e per lavoro ho imparato negli anni programmi dedicati alle mie attività . Insomma un dinosauro che si barcamena.La perdita del bambino è l’ulteriore conferma della superficialità con cui molte persone si approcciano alla vita diventando carnefici più o meno consapevolmente.Ti abbraccio

  • ely

    Io scrivo soltanto una cosa. Tu guardi la televisione? Io ricordo i film che guardava mia madre, quelli con Audrey Hepburn, Gregory Peck e via dicendo … quei film erano la rappresentazione dell’epoca. Bellissimi. E adesso come sono i film? Io non guardo la TV ma mio marito sì e io “scappo” dalla televisione perchè odio tutti quegli urli e quella violenza, odio la cattiveria. E la società come è ora??? Come nei film. Nessuno sembra ricordarsi del potente impatto che hanno i media sulla nostra mente. Serena giornata

    • natodallatempesta0

      Non posso che condividere quello che hai scritto, a volta non l’accendo la tv per tutta la giornata per non vedere e sentire nulla, ma forse è peggio l’indifferenza, essere indifferenti, ma poi mi dico, che si può fare a parte comportarsi civilmente?
      Serena giornata a te.

  • ely

    Certi si comportano bene ma purtroppo non tutti … tanti si fanno manipolare perchè “il gruppo fa così” … perchè i media ti condizionano. Non so come si può fare a far cambiare questa società. Sicuramente, secondo me, se cambiassero i media tanto si farebbe. Serena giornata

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