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Nulla da scrivere

Convengo che da un po’, gli argomenti che tratto si ripetono.

 

Mi nacque un’ossessione. E l’ossessione diventò poesia”, diceva Alda Merini.

 

Un pensiero può, diventare un’ossessione se la realtà diventa oppressiva e divisiva. E quel pensiero mentale persistente, che non si riesce ad eliminare dalla mente si avvolge, inevitabilmente, d’ansia.

Ed è questa ansia che definisce l’ossessione.

 

Stamattina ho comprato un giochino a Frida una semplice palla di plastica. La sua felicità è stata incommensurabile. Quasi ho invidiato la sua semplicità.

 

Sono sincero, non ho un pensiero – preciso – da condividere, di solito c’è sempre uno spunto, un’ispirazione che mi porta ad analizzare un pensiero e da quel pensiero espandere la mia riflessione.

Ho iniziato dall’ossessione, un pensiero come un altro, particolarmente adatto ai tempi moderni.

Sì, scrivere di stupro e violenza può avere il suo senso, così come scrivere d’amore e passione, ma alla lunga diventa persino tedioso o, peggio, referenziale. Di massima concordo con l’idea che si dovrebbe parlare di ciò che si conosce.

L’argomento che conosco più di ogni altro è, senza dubbio, l’arte. Ho sempre avuto un rapporto intimo e solitario – con l’arte – condivido poco – relativamente a questo spazio – e quando creo non amo esser osservato. Direi che rientra perfettamente, questo mio comportamento, in un’ossessione.

La timidezza porta a rendersi invisibili, meno si viene osservati, meno si alimentano le ossessioni e con esse le incertezze. L’insicurezza alla fine è una forma di ossessione.

Quando gli argomenti stendono a prendere forma, si torna sul vecchio e tutto si ripete ossessivamente.

 

Tutto sommato mi può anche star bene così.

A volte entrando dopo giorni vedo le numerose notifiche di visite, per lo più sono sempre gli stessi che senza interagire continuano a visitare, immaginano casualmente. Non ho alcuno stimolo o interesse, non più, a scoprire chi sono, che hanno da dire e condividere. Dopo anni non credo posso trovare menti più sensibili di quelle che ho conosciuto e che oggi chiamo amicizie.

 

Non saprei come altro continuare.

Oggi è così.

Prendete questo pensiero come scusa per un saluto fino alla prossima incursione.

Nulla da scrivereultima modifica: 2024-03-01T21:32:12+01:00da natodallatempesta0

10 commenti

  • surfinia60

    Non so se sono stata io a darti lo spunto per questo post, così simile al mio ultimo (sarò presuntuosa?) 🙂 Dopo averti letto mi è venuta in mente la canzone della Pausini, tema della serie “Braccialetti rossi”. Il titolo “Simili”, non so se hai presente. Ogni volta che leggo il testo, o la sento, mi provoca un moto di commozione. In una società in cui troppo spesso ci si sente diversi, è confortante trovare qualcuno che sentiamo affine. Anche molto raro. Una persona ‘speciale’ ultimamente mi ha spinto a fare delle riflessioni sulla mia vita, soprattutto a chiedermi quali sono i miei bisogni, a cercare le cause della mia perenne insoddisfazione. Ho trovato qualche risposta e ci sto lavorando. L’obiettivo è arrivare alla consapevolezza, accogliere le proprie ‘particolarità’, senza per forza combatterle. Spesso ci dimentichiamo di dover accettare noi stessi, prima ancora di farlo con l’altro. Se non lo facciamo, i nemici saranno sempre due, tu e l’altro. Scusa se mi sono dilungata in questa analisi, ma spero ti sia di ispirazione. Buon fine settimana

    • natodallatempesta0

      Chissà forse sì.
      La musica è evocativa e riesce ad essere immediata, aiuta tanto nell’insegnarci a esporci.
      Gli incontri che cambiano la vita o la percezione di essa.
      Basta una parola o un cenno a volte.
      La strada è quella ne abbiamo scritto sia tu che io tante volte, lavorare su sé stessi per trovare la serenità e la riconciliazione. Per vincere la testardaggine dell’anima che è riservata e gelosa dei suoi contenuti.
      Nessuna scusa come ho scritto ripongo un accento d’oro alle tue parole per ringraziarti di quel che scrivi.
      Buona giornata.

  • OgniGiornoRingrazio

    Ho una forma di voyeurismo..scruto dentro le ossessioni ,mie e degli altri;le analizzo scomponendole in mille pezzi per assimilarle,poi ricompongo i pezzi e le lascio allo stato naturale perchè la bellezza di esse è unica ai miei occhi.Ciao Ndt *_*

    • natodallatempesta0

      Gli artisti sono ossessionati dalla vita e tutti siamo infondo artisti. La tua anima creativa vuole linfa per creare, anche solo per creare una frase che sia da ornamento per la bellezza che ci lega.
      Servano e sono indispensabili persone come te che hanno gli occhi puntati al sole, al cielo e alla loro bellezza.
      Compensato persone come me che descrivono il buio dietro la luce.

  • ely

    Io passo per vedere se hai scritto 🙂
    Non tutti i giorni e/o i periodi sono uguali. Io spesso in passeggiata coi cani ho tante di quelle idee da “scrivere” ma poi restano lì … e quando mi trovo davanti al monitor mi si svuota la testa 🙂 ehehhee o forse è sempre vuota 🙂 Serena giornata

    • natodallatempesta0

      Sei tra le anima che più danno senso e valore a questo posto.
      Ti ringrazio per ciò che condividi sia esso anche solo una parte di quelle idee che restano lì dove corri e vivi.
      Serena giornata.

  • prefazione09

    Le ossessioni sono deleterie con il passare del tempo, ma tu!… trovando, in questo spazio seppure virtuale, la consapevolezza di renderci partecipi a questo momento “delicato” che stai attraversando, è!.. senz’ altro positivo.
    Cerchi in qualche modo da trovare una soluzione, ad un problema che ti rende vulnerabile.
    Ma sappi, chi non ha attraversato almeno una volta la tempesta della vita.
    Cerca la leggerezza in quello che più di gratifica, essere positivi è voglia di vivere.
    Un’ abbraccio.

    • natodallatempesta0

      Convengo le ossessioni sono deleterie, possono diventarle se le intenzioni sfuggano alla logica del presente e della vita. E convengo altresì che la condivisione è esempio per tutti.
      Dagli esempi si apprende e si impara a curarsi. Quella leggerezza esiste ed è sempre accanto a noi.
      Un abbraccio a te e grazie.

  • surfinia60

    Vedo che neppure oggi sei passato da qui. Mi dispiace. Come ho scritto da un’altra parte, se ci si deve consolare dalla vita, vuol dire che essa stessa è il male che ci affligge. Si cerca di curarsi come si puo’, ma a volte neppure i ‘contentini’ la rendono degna di essere vissuta. Dicono che bisogna saper andare oltre, lasciarsi tutto alle spalle. Ma mi sembra ancora l’ennesimo tentativo di aggiustare qualcosa che resta comunque rotto.. Scusami per il commento poco felice. Oggi va così. A presto

    • natodallatempesta0

      Nessuna scusa il tuo commento è sincero e onesto. Oggi non è facile essere sinceri e onesti.
      Qualcosa che è comunque rotto.
      Ma è rotto davvero? Il post che ho scritto oggi, mi porta a dubitare sulla nostra fallibilità, che forse non è che un’illusione. L’inevitabilità del passato rende tutto vita. E la vita è vita sia essa cieca, sorda o muta.
      Ci tengo a porre un accento alle tue parole e ringraziarti per quel che scrivi.
      Un cuore non è mai rotto e solo pieno di esperienza. A presto.

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