Follia e logica

Respira


Ieri mi è giunta la triste notizie che un mio cugino è morto per un infarto fulminante. La morte in sé non mi suscita pensieri particolari. Periodicamente mi giungono notizie simili, zii e zie che purtroppo lasciano questa terra, ad una certa età è inevitabile. Questa volta il trapassato non era così avanti con l’età, qualche anno in più di me. Non so – mio cugino - che vita ha vissuto in questi ultimi decenni, non lo vedevo da lustri, ma certo è stata, forse, breve – la sua esistenza. Quando si riflette sulla morte, è altrettanto inevitabile, scivolare in una certa retorica e morale. Una cosa è certa!? Al morto, nulla più interessa e forse è in pace. Noi che restiamo ci avvolgiamo d’un sudario malinconico, fatto di pensieri acuminati e afflizioni che solo il tempo, piano piano, sopisce. Adesso, si possono prendere, solo, due strade. Riflettere sul dolore lasciato dalla morte. Inevitabile. I vivi soffrano, i vivi ricordano, i vivi rimuginano. O Riflettere sulla morte che deve arrivare, anche questo è inevitabile, un trapasso ci porta a pensare alla nostra mortalità. Chissà se esiste una terza opzione? Magari è, semplicemente, cambiare discorso.  

“La vita è un sogno dal quale ci si sveglia morendo.”

Virginia Woolf

  I sogni sono, di solito, belli. La vita non è, mai sempre e solo, un sogno, ogni tanto spunta qualche incubo. Invidio gli ottimisti. Alcuni brani per passare il tempo è perdersi nel silenzio dei pensieri.   https://www.youtube.com/watch?v=2eX0nTuFwRI&ab_channel=fiorellamannoiaVEVO   https://www.youtube.com/watch?v=OzbDUbu1lMM&ab_channel=MarziaGaravaglia   https://www.youtube.com/watch?v=5pFEKVhmjnY&ab_channel=GattoMaoz