Un bene primario come l’acqua è vitale per la sopravvivenza di una comunità. Si da' per scontata, basta aprire il rubinetto ed esce limpida e scrosciante. Chi può immaginare, oggi - con i servizi che abbiamo, con l’ingegneria e la tecnologia che sviluppiamo - che non a tutti è permesso vederla uscire dal rubinetto? Ovvio, il problema è localizzato e riguarda solo alcune regioni, scrivo, dunque, da siciliano. Alcune province della mia isola, in questo momento, si vedono razionare l’acqua, mentre alcuni comuni, ne sono totalmente sprovvisti. Cisterne provenienti da altre province o addirittura regioni, si adoperano per soddisfare il bisogno degli assettati e bisognosi concittadini. File di donne e uomini con bidoni, che come un tempo, quando la guerra era la causa del degrado e della povertà, fan scorte del prezioso liquido, come se fosse oro a volte strapagato. E poi gli animali, cavalli, mucche, pecore, maiali, galline, che stanno letteralmente morendo di sete. Allevatori e agricoltori che vedono il lavoro di una vita inaridire sotto il sole o bruciare ad opera di losche mani traditrici.
“Quanto pesa una lacrima? La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato (o assetato) pesa più di tutta la terra.”
Gianni Rodari
Bisogni!!! Quanto si è civili? Quanto si è razza, specie, se è un bene come l'acqua, un bene assoluto, un bene libero, non è a disposizioni di tutti?
Per ricordare:
https://www.youtube.com/watch?v=tHeQIyl2lTA