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Non leggete

Oggi voglio affiggere un avviso.

 

Non leggete.

Contenuto vietato agli esseri umani dotati di principi morali e intelligenza.

Vietata la lettura a chi è felice.

 

Il sorriso.

 

Caro natodallatempesta0 hai mai sorriso?

 

“Sì!”

 

Come mai allora ti dicono che non sorridi mai?

 

“Non so!!! Forse è vero, non sorrido.”

 

E perché non sorridi?

 

“Per sorridere bisogna avere un motivo, forse io non ho, mai, avuto motivi.”

 

Ieri sera sono stato, in visita, da mia madre e conseguentemente, visto che vivono insieme, da mia sorella.

Parlando del più e del meno, si è arrivati, come spesso capita, a rinvangare qualche episodio del passato.

Mia madre e mia sorella non si sono astenuti dal dire che – io – ero conosciuto nel quartiere come, “il ragazzo che non sorride mai.”

 

Tornato a casa, poi, ci ho riflettuto un po’.

Sia mia madre che mia sorella, si sono mostrate, quasi, ingenue nell’affibbiarmi quell’etichetta, come se non ci fosse nulla di male. Sinceramente e personalmente non mi sembra positiva come etichetta, ripeterla, poi, non mi è sembrato e non mi sembra né carino, né sensibile.

Forse dovrai puntualizzarlo. Qualcuno mi potrebbe, però, far notare che se sto zitto avallo il loro diritto a ripeterlo. La colpa è mia quindi.

Come è semplice etichettare una persona che non si conosce. Per quale motivo poi? Solo perché, quando camminavo per strada non sorridevo.

 

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Perché questo pregiudizio?

“La libertà consiste nell’indipendenza del pensiero dalle limitazioni dei pregiudizi sociali.”

Albert Einstein

 

Limitazioni sociali! La verità è questa! Siamo limitati e mettiamo limiti. A noi è agli altri.

Basta guardarsi attorno per accorgersene. Giusto di qualche giorno fa l’astensione dell’Italia in Europa. L’Italia, infatti, non firma la dichiarazione europea contro l’omofobia, con lei solo i governi estremisti. Tutte l’UE democratica dici sì. Che paura avranno?

E già!!! La paura è un limite.

 

Qualche giorno fa, passeggiando con Frida, scatto una foto.

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Cosa osservate di strano?

Il bicchiere lasciato sul muretto con il cesto dei rifiuti a un paio di metri.

Anche qui limitazione di educazione o più facile di cervello.

 

Rileggendomi riflettevo su quello che ho scritto, capita spesso di riflettere anche sui post precedenti. Gli ultimi sono stati strani e parecchio contorni.

La presa in giro, la solitudine (sempre presente), le mancanze che la vita ci porta a vivere, i sacrifici che facciamo in conseguenza a tutto questo, mi portano alla conclusione che si è per grand parte della vita infelici.

 

Perché si è infelici?

 

Le risposte sono tante, non starò, però, ad elencarle, né approfondirò l’argomento – sarebbe tedioso. Mi limiterò a fare quel che facciamo sempre. Rincuorarci e nel rincuorarci cercarla la felicità.

 

Perché per uno che sporca, ce c’è un altro che tiene pulito, per uno che dico no alla diversità, ce n’è uno che abbraccia un diverso, per uno – anzi tanti – che rubano e cercano sempre di fregarti, ce n’è uno (sono pochi purtroppo) che vive onestamente e cerca di fare la cosa giusta per sé e gli altri.

E aggiungo (per interesse personale) per uno che adotta o compra un pitbull senza sapere che non è solo un cane con la mascella più potente in natura, ce n’è uno che lo adotta sapendo che è una creatura sensibile, dedita non a mostrare aggressività, ma a cercare amore, perché ne ha tanto da dare.

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Con questa ultima frase non voglio boicottare gli altri cuccioli e amici a quattro zampe.

Ma loro sono gli ultimi degli ultimi. Loro non piangono, né mostrano dolore, muoiono per dare un atto d’amore ad un padrone che non conosce l’amore e non sa che significa compassione e pietà.

A volte penso alla mia vita. A come a volte mi piango addosso. A come divento, come dice la mia compagna, vittima. A come mi lamento del male di questo mondo, del male che capita a me, come se subissi la croce di Cristo. Poi penso a Frida a quel che la sua razza, come molte altre creature, ha subito per colpa dell’uomo, e mi dico si diverso dall’essere umano. Vuoi essere felice? Ama come amano loro. Ama come ama lei.

 

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Qual è il segreto della felicità?

 

L’amore in tutte le sue coniugazioni e forme.

 

Non leggeteultima modifica: 2024-05-20T10:00:46+02:00da natodallatempesta0

8 commenti

  • surfinia60

    Nessuno più di me ti può’ capire. Presunzione? Realtà. Se guardo il mio passato vedo una ragazzina sempre accigliata e triste, con l’universo contro. O così io mi sentivo. Timida patologica. Non mi piacevo, vedevo solo i miei difetti e li sentivo come in vetrina, come se gli altri guardassero sempre e solo ‘lì’. Poi il luogo dove sono crescita non ha certo aiutato, io ‘la forestiera’, da scrutare, osservare, deridere. Il tempo per sorridere non c’era. La mia versione adulta vede una donna poco dissimile. Meno timida, ma sempre con il peso dei fallimenti sulle spalle, degli obiettivi non perseguiti, dei compromessi, della ‘meno peggio’. Sicuramente, come tutti, qualcosa di buono c’è e l’ho realizzato, anche se molto lontano da quelle che erano le mie aspirazioni giovanili. Ma questo ha fatto sì che il sorriso sia sempre stato un evento raro. Sorrido quando vedo un animale, gatto o cane che sia, questo è certo. Per il resto si tratta di una divisa di circostanza, un atto dovuto, sul lavoro, in pubblico o nelle rare occasioni sociali. Ho detto tutto? più o meno, in sintesi. Un buon fine settimana

    • natodallatempesta0

      Comprendo come comprendi tu, ci vediamo come eravamo, e da adulti come scrivi poco cambia, nonostante gli sforzi.
      Teniamo il buono, il bello, forse il problema è che teniamo anche il brutto e il cattivo in considerazione. Si dovrebbe fare la differenza sottrarre uno all’atro, invece sommiamo tutto e conserviamo come reliquia del nostro essere il resto di questa unione. Che non è il meglio di noi. Ma una sorta di anima in equilibrio tra buio e luce.
      Sorridere per scelta, come scritto un gattino, un cagnolino. Mi sorge spontanea la domanda, per quale motivo si sorride veramente?
      Grazie.

  • ely

    Al parco dove vado sempre coi cani ci sono un sacco di cestini ma tante immondizie lasciate in giro. L’essere umano spesso fa schifo. Però pretende. Se ti può consolare io ero “quella strana”. Serena giornata

    • natodallatempesta0

      Forse solo il parco è tutta la città che fa schifo. Vorrei vedere le case di chi sporca, e vedere se è la loro anima così o è solo un alito di maleducazione e cattiveria la loro.
      Agli strani.
      Serena giornata a te.

  • surfinia60

    Ripasso e ti lascio un saluto. Ci sono spazi nell’immensità della rete, dove amo tornare, dove ho la certezza di trovare qualcosa che arricchisce e dona un senso di empatia,, così raro altrove. Buon fine settimana

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