Tag : alba

post image

Alba

Ci sono versi di gioia, di incontenibile vivacità che riescono a trascrivere l’amore sulla pelle.
Ci sono versi di infelicità, d’insostenibile tormento che scaraventano il cuore lontano da ogni fonte di luce.

Versi che raccontano le pene della guerra, le pene della malattia, le pene dell’amore e le pene d’una vita fallita.

Perché si leggono?
Per lo stesso motivo per cui si leggono le poesie d’amore, per dare integrità all’anima. Per dare quel senso di interezza che solo nell’equilibrio di emozioni e sensi, trovo e riesco a trovare, trovi e riesci a trovare.

Perché anche il dolore è un’esperienza. Un’esperienza che non va anestetizzata, né cancellata.

Ci si può sentire stanchi, irascibili, privi d’ogni interesse, avere la percezione di non essere più quelli di prima e sentire nel cuore di non avere più via d’uscita.

Tutti!!! Tutti prima o poi si sentono o si sono sentiti così. Io mi ci sento molto spesso e raccontarlo è un modo per creare una porta e le porte sono vie d’uscita.

Il dolore va accolto al di là di quel che si può pensare: con dolcezza. Vissuto come si vive una persona cara. Per questo: poeti, cantori e artisti, ne fanno versi, melodie e opere. Per dare forma e identità a quel dolore, renderlo docile, romantico, persino amico.

Son parole e a parole tutto è facile. Non è facile per niente. C’è chi si arrende.
Per un’istante, un solo istante è capitato anche a me di pensare alla resa, un pensiero che è durato 300 metri, il tempo d’arrivare a casa. Viste le tele, i tubetti di colore, i pennelli, tutto è sfumato, lividi e offese sono semplicemente svaniti.

Perché sto raccontando tutto questo?
Non lo so!!! O forse lo so e non lo voglio concretizzare. Oggi questa è l’ispirazione.
Ma credetemi non è la tristezza che voglio imprimere in queste parole, anche se sembra all’apparenza così.

Anche la poesia che ho letto e che condivido ora:

IMG_7985

Garcìa Lorca

Non è poi così triste come può sembrare. Sì il cuore è arido, lo sguardo non sente più calore e la notte è trasformata in una tomba. Ma si è all’alba, ed ogni parola ha un significato per il poeta, che ha relegato alla notte il tormento che priva della speranza e fa morire l’anima. All’alba la vita rinasce e sente, continua a sentire. Il dolore diventa vita, la vita che contrasta la morte.

post image

Zombi

Oggi per un impegno sono uscito di casa prima del sorgere del sole, vivendo in un paesino, alcune necessità che non trovo dove vivo, come già sottolineato, richiedono lo spostamento verso la città.

Mi sono ritrovato, quindi, a vivere il passaggio dal buio della notte alla luce del giorno: L’alba.

Capita spesso e quando un evento è ripetitivo, tende a perdere importanza, interesse, diventa abitudine, non ci si fa più caso.

Il buon Einstein diceva: “Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa è per cosi dire morto; i suoi occhi sono spenti.”

Oh cielo!!! Sono uno zombi e non lo sapevo!!!!!! 🙂

risate
E invece no!!! Oggi per la prima volta dopo tempo, dopo tante volte che faccio questa strada, mi sono fermato ad ammirare l’alba. La fugacità di quel momento mi ha spinto a bloccarmi ed ascoltare l’istante.

Forse è per questo che gli inni alle meraviglie del sentire si chiamano: Odi.
La poesia vissuta nella sua integrità di voce, di vista e udito.
La suggestione è ancora più marcata perché c’è il mare a far d’orizzonte alla nascita del sole, lo specchio vivo espande e riflette tra le nuvole la luce che piano piano costringe il buio a svanire, annichilato da tanta potenza.

IMG_5826

7 Novembre 2022

Potrei fermarmi qui e non scrivere altro, il post tutto sommato è carino, con quel pizzico di poesia in più, che basta a regalare una piccola emozione.

Ma qualcosina, ancora, avrei da dire su quell’essere zombi.

la-notte-dei-morti-viventi
Perché è facile, quasi scontato, riportare quella sensazione nella quotidianità, riflettere e scopire quello che già sai, che a forza di baciare la nostra compagna o nostro compagno, di far l’amore, tutto diventa ripetitivo, perde interesse e piano piano un giorno non ci fai più caso.

Quasi, quasi al ritorno le compro un bel mazzo di fiori, non c’è nessuna ricorrenza e forse proprio per questo avrà più valore, lo stesso di quell’alba appena passata.