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Tormenti

Ripasso e riscrivo.

Cose belle? Cose brutte?

Vedremo.

 

“Un timoniere di valore continua a navigare anche con la vela a brandelli.”

Lucio Anneo Seneca

 

Un paio di giorni fa, finisco un lavoretto e vado in soggiorno. Non vedo Frida. La cerco.

Intravedo la sua sagoma accucciata nel balcone, mi avvicino e mi accorgo che il suo muso è completamente deformato.

 

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Dopo lo shock iniziale, la prendo e mi precipito in clinica, per fortuna la veterinaria ha aspettato il nostro arrivo. Erano quasi le 20:00, una fortuna averla trovata ancora in loco.

Una reazione di certo ad una puntura d’ape o vespa, a volte ne volano tra i fiori del balcone e Frida ha il vizio di mangiarsele.

La sua reazione è stata, nonostante tutto, da Pit, “forte”, giocava e correva come sempre. Considerando che ci sono individui che fanno profilassi anti epidemia solo per una puntura di zanzara, ce da ammirarla.

Una cosa – la piccola – soffre, come noi del resto.

 

Il caldo.

 

Cara amica, vorrei essere altrove, magari in un luogo come questo:

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Mai più si muoverà

in quest’ora che s’indovina afosa.

Da: Ora sia il tuo passo.

Eugenio Montale

 

L’estata è questo, è caldo, è afa. L’unica cosa che amo dell’estate e la sinfonia di Vivaldi, tutto il resto è: tedioso e insopportabile tormento.

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Fiamme estive

Torno sull’argomento trattato nel precedente post, gli eventi dell’ultima ora mi spingono a dare un’ulteriore afosa riflessione sul:

Caldo!!! Ancor più soffocante e bruciante.

Da che ho memoria non mi era, mai, capitato di vivere una stagione estiva così rovente.

Ieri mentre tornava da lavoro, la mia compagna ha letteralmente rischiato di finire in mezzo a lingue di fuoco. Per tornare a casa la mia compagna è costretta ad un lungo viaggio, quasi 40 minuti di tragitto, mi ha raccontato che si è presa un bello spavento.
Ad un certo punto si è ritrovata con la strada letteralmente invasa dal fuoco, la vegetazione da entrambi i lati della careggiata era in fiamme, con la macchina a gas è molto pericoloso, è stata fortunata.

Dai tg ho appreso che sono stati tantissimi gli incendi, e non limitati ad una singola provincia, ma a quasi tutte le provincie siciliane. Rabbia e sconforto aumenta, poi, nel prendere coscienza che quasi tutti gli incendi, sono purtroppo dolosi.
A Palermo la Procura ha aperto un’inchiesta per accertare dolo negli incendi divampati vicino alla discarica, mentre scrivo sento passare i Canadair che vanno a fare rifornimento d’acqua, sono continui.

Mio nipote è al momento nel siracusano per un corso professionale, la macchia vicino al capannone dove studia ha preso fuoco e gli è stato ordinato di non uscire, da mia madre, infine, è giunta stremata la madre della sorella. Da quel che mi ha raccontato mia madre, mia zia (sua sorella) è senza luce e acqua da due giorni, la madre 84enne, sembra essersi sentita male per il caldo. Questa notte l’ha ospitata mia madre che ha per fortuna, ancora, luce e d’acqua.

Sembra di essere in guerra e in verità lo siamo in guerra, in guerra contro il clima.
Oggi sarebbe impensabile dormire senza aria condizionata, però ricordo quando da piccolo dormivo in cameretta senza aria condizionata e neanche ventilatore, il cambiamento c’è stato e non in meglio.

Mi chiedo che cosa ci aspetta in futuro?

Non mi soffermo oltre, il pc è rovente.

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Buona giornata a tutti.

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Caldo infernale

In questi giorni non ho avuto tanta voglia di scrivere, o meglio non sapevo di che scrivere.
Neanche ora le idee sono chiare, l’unica cosa che mi viene da sottolineare è che c’è caldo.

Il sud è stretto da una morsa di caldo opprimente, a parte restare chiusi a casa con l’aria condizionata, le uniche altre alternative sono:

il mare

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o il centro commerciale.

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Sapete, già scritto, che non amo il mare. Non c’è sollievo (parlo per me) solo un apparente refrigerio che obbliga a uscire e entrare dall’acqua in continuazione, poi è ormai risaputo: “mai prendere il solo nelle ore più calde” quindi, a che serve andare in spiaggia?

Il centro commerciale è fresco, ma anche lui ha i suoi lati negativi, facile annoiarsi dopo un paio d’ore di giri.

E dire che dai tg scopro che al nord, invece, si lotta con i temporali e le grandinate.

Un tempo a dividere l’Italia in due era la: questione meridionale, oggi è la: questione climatica.

E mentre c’è chi muore di stenti nel deserto.

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Qui c’è chi invia messaggi pubblicitari di siti dove facile è scopare (cit.)

Che menti piccole e che uso superficiale della rete. C’è, poi, da stupirsi? Direi di no!

Il 12% di tutti i siti web è porno, non è poco.
Il 25% di tutte le richieste ai motori di ricerca è pornografica, mentre il 35% di tutti i download è di natura pornografica.
E sex (sesso) è la parola in assoluto più cercata.

Non sono un’ipocrita, dire che nella mia vita non ho mai avuto a che fare con la pornografia è una bugia. Da ragazzo giravano in classe giornaletti porno ed è stato inevitabile sfogliarne alcuni, mi è capitato anche di vedere qualche film porno, non crederete mai dove!!!
Su un pullman diretto verso Taranto, durante il CAR.

Da adulto, direi dopo i 30 anni, non mi è capitato più né di sfogliare giornaletti, né di guardare film. La circoscrizione della commercializzazione era abbastanza efficace da evitare che il porno arrivasse nelle mani dei ragazzini. Lo so, se si passava da un giornalaio, vedevi ben pubblicizzati cassette e giornaletti, non era così semplice, però, comprarli, nel caso, comunque, dovevi superato l’imbarazzo e spendere dei soldini.
Oggi, con internet, non è, più, necessario acquistare né film, né riviste, i pop-up si aprono da soli poco importa chi c’è dietro lo schermo, che età ha o che condizione mentale lo affligge, tutto fa target. Donne con cosce aperte e nelle più svariate posizioni si mostrano come fiori che si aprono al mattino, il sesso nella sua più cruda ed esplicita incarnazione si materializza in tutto il suo squallore e degrado.

L’unica cosa d’illegale (rimanga tra noi) che faccio in rete è, ogni tanto, guadare in streaming qualche film (l’ultimo Avatar 2) non ancora uscito nelle piattaforme e quel che si apre quando visito quei siti è degno del più lussurioso girone dell’inferno,

Chi controlla che nessun ragazzo (bambino) o ragazza (bambina) veda tutto questo?

Non amo la censura, in nessun caso è una soluzione.

“L’assassinio: la forma estrema di censura.”
George Bernard Shaw

C’è differenza, però, tra imprigionare il pensiero e usarlo per distruggere.

Fermare un pensiero che distrugge non è censura, è libertà.

C’è caldo, un caldo estremo, un caldo torrido che lascia la terra arida, un’aridità che oggi è nei cuori e nella anime di chi vive questa società.

Inferno-Dante-Alighieri-Divina-Commedia

Scusate la retorica da moralista, ma non mi è venuto in mente altro da scrivere.