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Guarire

Non mi sono mai sentito particolarmente speciale. Il talento che la natura mi ha donato a volte mi ha fatto credere di poter dare qualcosa in più, ma a parte questo nulla e nessuno si è mai presentato a me dicendomi:

Ehi!!! Ma lo sai che sei speciale.”

Se poi dovessi aggiungere che la mia vita non è stata il massimo. Rischierei di sentirmi dire che so solo piangermi addosso.

Categorie!!! Tu, a quale appartieni?

Qualche giorno fa ero a casa di parenti. Parlando delle solite cose di famiglia si è rinvangato qualche episodio del passato, come al solito. Si parla sempre del passato. Sia esso vicino o lontano, è sempre “presente” richiamato a risollevare la vita. Rimane comunque sempre passato.

Cosa è successo ieri? Conta veramente? Si sprecano tante energie nel rievocare il passato, forse, più di quante se ne dedicano al concepimento del futuro.

Non ho partecipato attivamente alla discussione. Devo ammettere che trovo repulsione a discutere con alcuni parenti. Più passa il tempo, più divento allergico a certe dinamiche e certe persone. Le riconosco subito. Non posso farne a meno mi devo schierare, io da un lato loro dall’altro.

Me lo chiedo! Quando nella mia vita, il senso di unione, quel senso che definisce famiglia e rapporti, si è perso? E quando il senso di separazione, di solitudine e indifferenza ne ha preso il posto?

Ho detto poche frasi, pochi pensieri, che esprimevano un solo stato d’animo: “Le cose non vanno poi così bene”. Mia colpa. Non è mai stata mia abitudine fare confidenze e dire cosa realmente sento.

Tra una parola e l’altra, mi è stato detto che sono fortunato, che c’è chi sta peggio di me. In passato trovavo saggie queste parole, oggi mi danno quasi l’orticaria. Non tollero più l’ipocrisia di certi discorsi.

Scelte.

Quanta erosione subisce la nostra anima da tutte quelle scelte che subiamo e non scegliamo?

Quante cose non si scelgono? Quante persone? Non si scelgono i parenti, non si scelgono i vicini, non si sceglie dove nascere, non scelgo il mio corpo, non scelgo il mio carattere, non scelgo chi incontro. Tutto capita.

Mi sono sempre chiesto se è possibile evitare l’inevitabile?

Zenone di Cizio aveva trovato, forse, la soluzione all’inevitabilità della vita, mi sa, però, che io non sono mai stato, abbastanza, stoico.

Perché mi abbandono a questi pensieri?

Nel tempo ho trovato solo una risposta, se non lo facessi non guarirei.