Tag : insonnia

post image

Notte insonne

Sono le 2:00! Ed è una notte insonne.
Non la prima in questo periodo e sempre più spesso presente certe notti (per citare il buon Liga).

La prima a scrivere e non dovrei.
Psicoanalizzare anche la notte, forse, è troppo.

Tanto sono solo, qual è il problema? La mia compagna dorme, in strada c’è silenzio e l’unico sottofondo udibile sono le onde del mare.

Le ho vicine molto vicine. Se esco dalla finestra le posso pure vedere all’orizzonte:

IMG_6747

Il mio mare, la mia notte.

In verità, se devo esser sincero, non ho mai sofferto di insonnia, una conquista recente.
Anzi, negli ultimi anni, ho sofferto del contrario, una perenne sonnolenza quotidiana, che mi ha portato nel tempo a non permettermi il riposo. Durante il giorno devo sempre avere qualcosa da fare.

Ora sì, che posso definirmi in conflitto. 🙂

Da quel che leggo in giro, l’ansia, lo stress e la depressione portano all’insonnia a causa di tensioni emotive, preoccupazioni relazionali, problemi economici o di lavoro.

C’è ansia? Sì, direi si sì.
C’è stress? E chi non ne ha.
C’è depressione? No! Per fortuna, ancora, no. 🙂
Tensioni emotive?
Preoccupazioni?
Problemi economici o di lavoro? E chi non ne ha, molti credo, come ora, ringrazierebbero per i problemi di lavoro, non avendolo.

Mi è anche arrivato un messaggio, era tanto che non arrivavano, iniziavo a preoccuparmi, sai con la mobilitazione russa, uno può anche pensare che abbiano difficoltà a collegarsi o peggio.

“Ciao! mi chiami e Katy e ho deciso di scrivere una lettera.
Il tuo profilo sembra emozionante.
Non ho esperienza nel dating online, cosi mi sono preoccupato.
Voglio dire breve: ho 32 anni e risiedere in Russia.
La mia altezza non e alto, solo 164 centimetri.
Il mio corpo fragile e pesa solo 52 kg.
Io per 32 anni e ancora non si innamoro nella mia vita.
Ho deciso di fare studio e search un uomo da Italia.
Se obiettivo della ricerca su internet,
e – per creare un stabili relazioni, vi chiedo di scrivere a me e dire su di te.
E saro piacevolmente di vedere le vostre foto.
Saro grato, se osservare la vostra il messaggio!”

Nonostante la guerra, la vita continua.

In chat ci sono 52 persone al momento, non sono il solo davanti al PC.
Non voglio iniziare una riflessione sulla solitudine, rischio la depressione davvero 😀
Scherzo.
Ma me lo chiedo, quanto ci si può sentire soli, se la notte si cerca un riparo al silenzio?
Io il silenzio l’ho sempre vissuto, subito e cercato, nonostante la mia apparente eloquenza scritta.
Oggi potrei anche permettermi di dire che ho bisogno del silenzio, ho bisogno delle notte.

I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
Alda Merini

Io non sono un poeta, né un sognatore, sono un figlio della follia.
Un albero spoglio che ha consumato le foglie.
Che le raccoglie da terra e le conserva nelle tasche, per farne carta da piegare, modellare, per far volare in cielo quell’aereo di carta e immaginare che sia reale e non fantasia.

Sono le 3:10.
Ancora scrivo, ancora le onde si odono in sottofondo.
Potrei tornare a letto e aspettare la prima luce accanto alla mia amata.