Tag : paura

post image

Quel che ho

“Se desideri vedere le valli, sali sulla cima della montagna. Se vuoi vedere la cima della montagna, sollevati fin sopra la nuvola. Ma se cerchi di capire la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.”
Khalil Gibran

Vedere, un verbo che ho vissuto con emozione, contrastante emozione, in questo ultimo periodo.

Ho già scritto di occhi e vista, in un lontano post: Occhi

Dal problema non si guarisce, semplicemente, ci si adatta e si vive prendendo le dovute precauzioni (mediche).

La prospettiva, però, cambia quando ti viene tolto qualcosa che più di tutto è scontato, più di ogni altra cosa è tuo, ti appartiene.

L’emozione e la riflessione che scaturiscono sono diverse.

Ti possono togliere internet, togliere la tv, togliere l’auto, persino il lavoro e con esso il sostentamento. Non hai la stessa reazione. Non è la stessa cosa. Non è come perdere qualcosa di prezioso e unico come la vista o l’udito.
Paradossalmente ti senti, però, più derubato se ti sottraggano il cellulare, l’auto o il lavoro, si arriva, persino, ad impazzire se la donna o l’uomo che hai accanto ti abbandona.

Non so se ha senso il discorso che ho appena scritto?
Sono stato una settimana senza poter vedere, stranamente i pensieri che mi sono affiorati in mente non sono stati quelli che immaginavo.
Mi vedevo, per restare in tema, disperato e affranto ed invece. La paura c’era e c’è, ma non la disperazione.
In questa situazione mi sono accorto di quel che ho, non di quel che mi è stato tolto.

P.S.
Voglio ringraziare chi mi ha mostrano affetto e vicinanza in questo momento particolare, non era scontato o dovuto:
La sempre presente e vitale elyrav, la sempre sorridente e ottimista OgniGiornoRingrazio, la sempre sensibile e materna stelladelsud16 e l’anima che più mi somiglia la struggente surfinia60.

post image

Agora

Nell’ultimo pensiero ho raccontato la triste situazione di una collega della mia compagna e da questa situazione ho espresso la mia riflessione sulla separazione e su uno dei motivi alla base del conflitto.

Voglio riprendere i commenti ricevuti e riportare qui le considerazioni, a mio parere degne d’esser messe in evidenza, la bellezza di ogni agora è il confronto e lo scambio di opinioni.
Una ricchezza che non avrà mai inflazione e sarà, sempre, la fondamenta per qualunque umanità degna di questo nome.

“Col tono giusto si può dire tutto, col tono sbagliato nulla: l’unica difficoltà consiste nel trovare il tono.”
George Bernard Shaw

Ogni commentatrice ha donano uno specchio con la sua visione.

Una visione molto grande è necessaria e l’uomo (e la donna aggiungo io) che la sperimenta, deve seguirla come l’aquila cerca il blu più profondo del cielo.
Cavallo Pazzo, capo Sioux

Nel profondo di ogni esperienza, d’ogni parola e ogni emozione vi è la risposta alle nostre domande e l’ombra che scatena le nostre paure.

La prima amica riflette questa visione:
[…]
L’Amore con la A maiuscola ai giorni nostri richiede tanto capirsi, sacrificio , dedizione, ascolto e tantissima pazienza , cosa che , si sta perdendo
con il passare del tempo , difficile trovare coppie (non solo sposate , ma in generale anche conviventi) che riescano ad andare avanti per molti
anni , penso sia diventato troppo “facile” il lasciarsi , non parlo con questo di situazioni gravi e particolari che possono accadere nella coppia ,
ma trovo che si siano persi i veri valori dello stare insieme , troppa superficialità in entrambi e questo non fa bene all’Amore .
[…]
Grazie.
La mia risposta:
Ho scritto che l’amore si costruisce su tanti piccoli atti di gentilezza, a volte e solo questione di fortuna ma ancor più è questione di sopportazione. Ed è quello che hai scritto anche tu, quando dici che serve sacrificio, dedizione, ascolto e tantissima pazienza.
Metti, poi, il punto su un elemento importante, forse, vitale alla fine, letteralmenete alla fine, il logoramento, non solo il corpo invecchia, forse, anche l’amore invecchia con noi e come perdiamo le forze, la vista, l’udito, negli anni perdiamo anche pezzi di quel amore che sembra agli inizi eterno e infrangibile.
Oggi è, forse, più facile dare la colpa ai tempi, ai valori che sembrano sempre meno solidi, in realtà è nei cuori il problema e nelle menti.

La seconda amica riflette questa visione:
[…]
Penso che a parte casi limite non ci sia differenza di pensiero tra uomo e donna ,la peculiarità delle donne sta nel fatto che sono avvolte in una sorta di pudore che rende difficile l’esternazione.Non esistono donne caste ,esistono solo donne che non hanno incontrato un uomo in grado di accenderle.Esistono sicuramente persone più portate verso l’eros ma questo poi va coniugato con una vita di coppia che se è soddisfacente viene appagato.
Esistono uomini traditori,si,esistono donne traditrici, si, di solito si mischiano fra loro..anche se favoleggiano il contrario.
Perché si arriva alla separazione?Perchè uno dei due o inevitabilmente tutte e due hanno preso strade diverse,interessi diversi e si è persa la voglia di proseguire il cammino insieme.
Vorrei concludere dicendo che una buona intesa sessuale è un elisir di giovinezza per il matrimonio o convivenza..in caso contrario è come una porta nascosta in un sistema digitale..può andarti bene ,ma se qualcuno la scopre e riesce a craccare le difese..sei finito
[…]
Grazie.
La mia risposta:
In linea di massima sono d’accordo con te, a mio parere una differenza tra uomo e donna esiste e non è solo fisica, siamo diversi, come un uomo e diverso da un altro uomo. Ho scritto in un commento che va capita la donna che si ha accanto, come va capito l’uomo che si ha accanto, le diversità ci vincolano e ci limitano nella comprensione dell’altro, desiderare, chiedere, offrirsi non lèggiamo, non riusciamo a leggere le diversità che ci rendono coppia. Lo ripeto non bisogna mai dimenticare che siamo individui distinti. Non sempre si riesce a essere sulla stessa sintonia, come scrivi non esistono donne caste, esistono solo donne che non hanno incontrato un uomo in grado di accenderle, capirle, la diversità non è semplice da integrare nella nostre vite.
Ed è saggia la tua conclusione a volte e inevitabilmente tutte e due prendono strade diverse, interessi diversi e si perde la voglia di proseguire il cammino insieme.

La terza amica arriva al punto subito e riflette questa visione:
Che dire? Quando le coppie si separano sicuramente è un pò della serie “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Poi ci sono tanti fattori, non la ridurrei solo al sesso sicuramente come dici tu […]
Grazie.
La mia riposta:
Il proverbio è esemplificativo e straordinariamente efficace. Guardare ai proprio errori, molti accusatoti e traditi dovrebbero riflettere su questo, osservarsi dentro, con questo non voglio assolvere il traditore (a volte imperdonabile), in amore tutto è più complesso e una parole in più non farebbe male alla risoluzione, c’è sempre una risoluzione alla fine e immaginarla ogni tanto con canoni diversi non sarebbe una cattiva cosa.

La quarta amica riflette questa visione:
Una buona intesa sessuale è la ciliegina sulla torta (per così dire) .
Voler bene ed amore profondamente una persona è doloroso quanto piacevole.
La nostra sensibilità, viaggia a mille e vorremmo sempre essere presenti, quel tanto da “strafare” soffocando così la
reciproca esistenza.
Dare spazio, a un’anima passionale è complicato e recondito.
Ma per amore si può, si dovrebbe accettare il sano “compromesso” -per così dire- di non appartenenza….

Grazie.
La mia risposta:
Direi che molti problemi di coppia si eviterebbero se una parte non pensasse che l’altra gli appartiene.
Hai richiamato un punto importante, il possesso, la gelosia che nasce dalla sessualità. Istinto animale posso giustificare questo comportamento solo con l’istinto animale, l’istinto che trascende il desiderio e trasfigurare il piacere in ossessione, quando un’idea o una persona diventa un ossessione, si è in un rapporto destinato ad ammalarsi, più che un compromesso serve il coraggio di recidere un legame che forse non è adatto e non è sano perseguire.

La quinta amica riflette questa visione:
Questo è un tema assai complesso che dall’esterno non si può conoscere, non si può sapere i veri motivi perché una determinata coppia si separa,i motivi sono in generale quelli che spesso si sentono dire ,ma la verità principale credo sia perché non ci sono più i sentimenti quelli veri e profondi,non si parla più, si urla, non si dà abbastanza considerazione all’altro ,non si capiscono i segnali che l’altro ti manda per farti capire che c è un problema ,non ci si mette d impegno per risolverlo e venirsi incontro, non si collabora,è più facile tradire,andare a lamentarsi con qualcun altro dei propri problemi e intraprendere una strada meno impegnativa ,poi si è scoperti ci si separa. Le donne tradiscono quanto gli uomini altrimenti ,gli ultimi con chi tradirebbero?
Comunque in una coppia che si separa la colpa non è mai di una sola persona ,ma anche se inconsapevole anche l’altra persona ha le sue colpe, in tutto questo si dimenticano i figli là dove ci sono,che subiscono tutta la situazione e vedranno la loro vita cambiare .Oggi troppa facilità a dividersi e poca a comprendersi.
[…]
Grazie.
La mia risposta:
La tua sensibilità richiama motivazioni più profonde e credo che non possa essere messa in dubbio l’idea che se un matrimonio o una convivenza finisce, è perché l’amore che si è promesso si è scemato, quel che si cerca poi poco importa, qualunque sfera abbia creato la crepa, è il legame ossia l’amore reciproco, che viene piano piano fatto a pezzi.
L’amore si costruire su tanti piccoli atti, fatti di gesti e parole, ho scritto più volte che comprendere l’altro o l’altra è la più difficile delle imprese, come scrivi a volte non si riesce a capire i segnali, questo perché non sempre si riesce a essere sulla stessa sintonia, a volte e solo questione di fortuna e sopportazione, in amore comprensione e sopportazione sono quasi la stessa cosa o forse lo sono.
Condivido come ho, anche, scritto che la colpa è sempre di entrambi al di là di chi tradisce per primo o per prima, poi oggi è facile come hai scritto troppo facile separarsi a molti conviene questa facilità. Può diventare una buona scusa per volgere lo sguardo altrove.

La sesta amica ha donato una visione personale, fortemente legata alla sua vita.
Quindi non inserirò il commento per intero in bacheca senza il suo consenso.
[…]
Riconosco comunque l’importanza della componente intesa sessuale nella coppia.
[…]
Grazie.
La mia riposta:
La mia compagna non è una donna che chiede o si offre, non considera il sesso importante, potrebbe farne addirittura a meno, da parte mia lo considero un più, sono un creativo, un poeta, quindi un individuo con una grande attitudine al romanticismo e alla filosofia, per cui posso trovare e trovo gratificazione nel pathos e nell’eros che vive nelle parole e nelle attese, non ho un istinto da mandrillo per così dire, non ho problemi ad usare termine scabrosi il linguaggio è linguaggio e riflette la società che viviamo, un maschio di oggi direbbe, che gli diventa duro guardando un culo, a me non accade e non per che non sono maschio, ma perché la mia sessualità ha bisogno di arte e creatività, credo siamo riusciti a trovarci da questo punto di vista. Quando capita, però, sono io che prendo, sempre, l’iniziativa, romantico sì, ma sempre siciliano sono, passionale quando basta, lei non si è mai tirata indietro. Va capita la donna che si ha accanto, come va capito l’uomo che si ha accanto, desiderare è un chiedere amore, a volte e solo questione di trovare il giusto punto d’incontro, tra due mondi, due anima che sono comunque diverse. Non bisogna mai dimenticare che siamo individui distinti.
Detto questo non sempre si riesce a essere sulla stessa sintonia, a volte e solo questione di fortuna e di grande sopportazione, la mia è oceanica.

Ecco!!! Questi sono stati i commenti ricevuti e le risposte date, secondo me meritano d’esser lette, meritano una riflessione.
Ognuna delle commentatrici ha puntano lo specchio su un punto relativamente importante.
La prima: sul logoramento.
La seconda: sulle diversità.
La terza: sugli errori.
La quarta: sull’appartenenza.
La quinta: sui segnali e la comprensione.
La sesta: sulle colpe.

Logoramento, diversità, errori, appartenenza, segnali, comprensione, colpe, i volti oscuri di un legame che vive non solo di amore ma anche di paure, ed è questo l’ultimo punto che aggiungo: la paura.

“Capii che la paura non aiuta e non serve a nulla.”
Anna Frank

Paura-damare-Odasso-psicologa-Torino

Grazie a tutte per la generosità e il tempo.
Lungo post grazie a chi è arrivata o arrivato alla fine.