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Seghe mentali

Stamattina mi sono svegliato presto, l’orologio rintoccava le 04:40, come capita quando ciò accade non ho più ripreso sonno, sono rimasto a far compagnia a Frida che, colpa mia, si era destata dal suo riposo, per un lungo tempo sono rimasto in silenzio, nel buio, con Frida accucciata accanto a me. Al rintocco delle 06:00 sono sceso, ovviamente, con Frida. Siamo arrivati in piazza e ci siamo seduti su una delle tante panchine che la decoravano. Attorno non c’era nessuno.
Il mare era, particolarmente, tranquillo e i gabbiani volavano alti ai margini del costone che delimitava la piazza. Sul cemento, solo qualche colomba girovagava in cerca di cibo. Accanto, alla mia destra, spiccava il rosso della panchina dedicata alle donne vittime di violenza.
Avrei potuto pensare a tutto in quel momento, l’unico pensiero che mi è balenato in testa è stato, però, inusuale, direi strano.
Pensiero nato fissando il mare, mi sono detto quanta acqua? Quanta immensità? Eppure la compriamo l’acqua e spesso non ce n’è nelle nostre case, interi quartieri senza acqua.
Eppure!!! Il 70% della superficie terrestre è coperta dell’acqua.

Che strano pensiero.

La mia compagna è allergica ai pensieri astratti, non ama i discorsi filosofici e considera tempo perso tutto quello dedicato al di fuori della nostra vita e dei nostri problemi. È una donna concreta che vive il presente, di questo a volte se ne fa una colpa perché non riesce a progettare nulla o poco. A differenza mia che spesso, invece, volo alto coi pensieri, cosi in alto che perdo di vista il problema e la soluzione del problema. La sua logica volendo è impeccabile. Se il rubinetto di casa perde, nel 100% dei casi, la trovi la soluzioni, ma se porti il pensiero a contemplare la siccità che affligge il mondo, non la trovi la soluzione o meglio un uomo solo non la trova (beh!!! anche in tanti è un’impresa), quindi perché perdere tempo a contemplare un pensiero senza utilità?

Ecco, cosa poi ho pensato! A come la mia compagna mi avrebbe prese in giro nel sentirmi rimuginare su quanta acqua abbiamo a disposizione e non usiamo. Perché poi c’è il rischio che mi domandi: “Che puoi fare per cambiare le cose?” Ovviamente io sono costretto a rispondere poco o nulla, quindi lei ribatte: “Allora che ci pensi a fare se non puoi fare nulla per cambiare quello che non ti piace?”

Rimuginare!!!

“Pensare troppo è davvero il massimo della sconvenienza. E fa venire il naso grosso alle ragazze.”
Oscar Wilde

Non garantisco sul naso, ma forse pensare troppo è davvero sconveniente. Ai miei tempi si chiamavano seghe mentali, non so se le generazioni nuove hanno un’altra definizione.
Si sa che certe seghe mentali sono, però, pericolose, come:

Rimuginare su ciò che non possiamo controllare.

e

Tormentarsi per ciò che non si ha.

 

Rimuginio-3