Notte al campo base

1200px-Cevedale - Copia

 

Alta Valtellina, Monte Cevedale (3769 m.) – Settembre 1976

Sono salito tra ingialliti faggi e castagni,
per misteriose piste percorse da tassi e volpi,
in ampi cerchi fischia e vola il falco.

Sono salito tra abeti, larici e roverelle
dove su tappeti di foglie corrono i caprioli,
tra i rami il gallo forcello danza il suo amore.

Sono salito su prati, tra soldanelle e genziane,
dove saltano e fischiano le marmotte,
sbattono lunghe e nere le ali dei gracchi.

Sono salito su rocce tra muschi e licheni
dove ancora s’attardano colorati rododendri,
volteggia silenziosa e maestosa l’aquila.

Cammino in silenzio per cercar nuovi orizzonti,
cammino in solitudine per ritrovar me stesso,
ora, stanco, mi rifugio nel tepore del sacco a pelo.

Poche ore mi separano dal nuovo mattino,
il buio è intenso, ma una bellezza toglie il respiro:
migliaia di stelle sbocciano sul prato del cielo.

Ammiro lo splendore di questo tetto di stelle,
misteriosa vastità che sovrasta e intimorisce,
nel silenzio profondo odo il respiro della Terra.

La luna s’affaccia tra le cime con delicato lucore,
ma troppo presto oggi è già diventato ieri
e giunge Aurora a interrompere sonno e sogni.

Le cime sono ancora buie, ma il cielo è incendio di luce,
poi il sole restituisce i colori che la notte ha rubato:
verde a prati, rosso a rocce, bianco a neve e ghiaccio.

Non è un altro giorno, è sempre nuova Creazione,
nel silenzio e nella luce è sempre vero Paradiso,
l’alba è sorpresa nel vedermi in marcia così presto.

Ai logori scarponi fisso i ramponi da ghiaccio,
sereno, carico in spalla lo zaino e la mia vita,
via sul ghiacciaio verso una vetta che è miraggio.

Salgo piano, adagio, in un panorama mozzafiato,
mordono la via i ramponi, tra crepacci e seracchi,
lo sguardo si riempie di meraviglia e bellezza.

Nella frizzante aria mi segue fedele la mia ombra,
silenziosa compagna e amica del mio errare,
sale lieve e il suo passo non lascia orme nella neve.

Salgo nel silenzio assoluto, nel bianco abbacinante,
solo si ode lo scricchiolio della neve pressata,
a tratti il sibilo del vento mi accarezza il viso.

Dopo tanto camminare sono in vetta al Cevedale,
spalanco le braccia felice, l’animo stupito,
ammiro le cime che corrono verso l’orizzonte.

Sono libero nel Cielo.
Sono libero nel Sole.
Sono libero nel Vento!

 

Notte al campo baseultima modifica: 2022-04-18T22:44:15+02:00da Francesco.saldi