Non sei mai solo, sei in compagnia di qualcuno per l’ottanta per cento del tuo giorno, e alla notte sei in compagnia dei tuoi sogni, dei tuoi desideri, delle solite preoccupazioni.
Sei sempre in compagnia, mai solo, mai vuoto. Dai vita a personaggi dentro te, esumi archetipi, figure, ruoli, opinioni di altri o giudizi che dai agli altri… tutto per non stare solo. Sei una folla.
Eppure è fantastico stare Soli, specie quando hai dato tutto ciò che potevi nel quotidiano, quando hai assolto il tuo compito di vita è davvero straordinario ritirarsi e ritrovarti Solo. Ti rigeneri e impari a staccarti completamente dalla mente, dalla dispersione del cervello instancabile produttore di paure. Lì nell’oscurità emozionale, in completa Solitudine non c’è preoccupazione per le richieste continue di affetto o di attenzione. In quel Silenzio il Sé divino può circolare, respirare libero nel Suo centro, lo puoi percepire e nel tempo imparare ad avere un vero dialogo energetico. Così anche al sorgere del sole.
Se non dai spazio al Sé divino, resterai ansioso ed angosciato, perché nulla ti sorregge, nel tuo intimo non c’è niente di solido ed è per questo che cerchi gli altri, ti appendi in qualche modo ad essi.
… _/|\_ 🙂
Bellissimo post. Infatti il silenzio è una presenza Eterna, mentre la mente è una sovrapposizione temporanea. Che va e viene. Senza la Mente però il Silenzio non sarebbe cosciente di Sè.
Così come sarebbe se fosse il contrario.
Quindi sono interdipendenti: perché entrambi, per esistere, hanno la necessità del loro opposto. Il silenzio è lo sfondo e la mente è il suono… sta alla nostra Consapevolezza trasformare la mente-silenzio, come dualità, in musica sgradevole o armoniosa melodia.