Sanremo è Sanremo. Ma soltanto a parole. Perché ormai lo slogan più in voga è Caos Sanremo. Ad accendere la miccia sulla polveriera è stato l’Ad Rai, Fabrizio Salini, che alla vigilia della conferenza stampa in cui per tradizione si annuncia il cast del Festival ha consegnato ai consiglieri del cda i curricula dei nuovi direttori delle reti di Viale Mazzini. Nulla che già non fosse noto, visto che da tempo circola la lista con promossi e bocciati, tuttavia quello che sconvolge è la tempistica. Il cambio della guardia a Rai1 ha del clamoroso, seppure fosse nell’aria, visto che Salini ha più volte fatto capire che lo avrebbe fatto non appena ricevuto il via libera politico. E così è stato. Lascia di stucco il fatto che la decisione del cambio al vertice della rete ammiraglia sia stata presa alla vigilia del Sanremo che Teresa De Santis – il direttore di Rai1 – ha organizzato, scegliendo Amadeus come direttore artistico. Suona come la rimozione del generale alla vigilia della battaglia finale.
Sanremo 2020 nel caos: Teresa De Santis rimossa da Rai Uno. E ora il Festival resta senza guida
Sanremo è Sanremo. Ma soltanto a parole. Perché ormai lo slogan più in voga è Caos Sanremo. Ad accendere la miccia sulla polveriera è stato l’Ad Rai, Fabrizio Salini, che alla vigilia della conferenza stampa in cui per tradizione si annuncia il cast del Festival ha consegnato ai consiglieri del cda i curricula dei nuovi direttori delle reti di Viale Mazzini. Nulla che già non fosse noto, visto che da tempo circola la lista con promossi e bocciati, tuttavia quello che sconvolge è la tempistica. Il cambio della guardia a Rai1 ha del clamoroso, seppure fosse nell’aria, visto che Salini ha più volte fatto capire che lo avrebbe fatto non appena ricevuto il via libera politico. E così è stato. Lascia di stucco il fatto che la decisione del cambio al vertice della rete ammiraglia sia stata presa alla vigilia del Sanremo che Teresa De Santis – il direttore di Rai1 – ha organizzato, scegliendo Amadeus come direttore artistico. Suona come la rimozione del generale alla vigilia della battaglia finale.