Se non avesse fatto l'attore e il regista, Carlo Verdone avrebbe potuto fare il medico: ecco come curò la tosse a una signora Continua il successo social di The Orchite Show, l’innovativo programma di Fabio Volo che viene trasmesso esclusivamente su Facebook e Instagram e nato per tenere compagnia alle persone durante il lockdown. Tra gli ospiti che domenica 3 maggio hanno partecipato al singolare show – collegandosi via web da casa – anche Carlo Verdone, che non tutti sanno essere un medico mancato. Il regista e attore romano ha infatti una sviscerata passione per la medicina e a Fabio anche rivelato un simpatico aneddoto di quando curò la tosse a una signora.
Carlo Verdone medico mancato, quando curò la tosse a quella signora
Tutti lo credono ipocondriaco, in realtà, Carlo Verdone è un medico mancato. Il suo interesse verso patologie e farmaci nasce da una forte passione che ha sempre coltivato. Nella vita ha però preferito la strada del cinema, ottenendo grandi successi. Ma forse se avesse scelto di indossare il camice bianco sarebbe stato altrettanto bravo e professionale. Non è un mistero che il regista ami fare diagnosi ad amici e parenti, che si rivolgono a lui prima di consultare un medico vero. Grazie a questa passione si è persino conquistata una Laurea Honoris Causa consegnatagli tempo fa dall’Università Federico II di Napoli. Anche l’Ordine dei Farmacisti l’ha premiato l’estate scorsa ‘per le sue approfondite conoscenze mediche’. “Ho letto che ogni tanto vai ancora in farmacia? Non so se era prima della quarantena”, lo ha stuzzicato Fabio durante l’Orchite Show. Verdone ha così raccontato di quanto ha finto di essere un farmacista.“Ho visto un camice bianco, mi è preso un momento di pazzia e l’ho messo. ‘Facciamo un po’ di teatro, va’. E mi sono messo là dietro. Arriva una signora, non mi aveva riconosciuto subito e mi fa: “Dicevo alla sua collega che ho problemi di tosse che non va via”. Allora gli ho fatto 3-4 domande per capre se avesse l’esofagia da reflusso, l’ernia iatale, la bronchite o avesse preso qualche farmaco. A un certo punto grande intuizione: “Signora lei soffre di pressione alta?” e lei ha detto sì. “Quindi lei prende un ace-inibitore” e gli ho detto il nome della medica. “Quello prendo!”. Allora io: “Signora, vada dal suo medico e se lo faccia cambiare con un sartanico”. Dopo due giorni, la signora mi ha scritto: “Signor Carlo Verdone, lei è un grande medico, non ho più la tosse””.