La sera del 13 gennaio 2012 Antonella Bologna si trovava a bordo della Costa Concordia, il naufragio della nave avvenuto a largo dell'isola del Giglio in Toscana causò la morte di 32 persone. Tra le vitime Giuseppe Girolamo, il musicista pugliese che suonava durante le traversate della crociera: aveva solo trent'anni, e non sapeva nuotare. Prima di morire si è reso però protagonista di un atto di eroismo, raccontato per la prima volta dalla superstite a Italia Sì, nella puntata in onda sabato 19 ottobre 2019. La donna si trovava sulla nave in compagnia di suo marito, Sergio Leonardi, e dei figli gemelli di tre anni e mezzo: “Abbiamo sentito uno scossone e ho detto subito a mio marito che avevamo preso uno scoglio ma lui non mi ha creduto. C’è stato un black out, siamo andati in cabina per prendere dei maglioni nel buio. La luce è tornata, ci hanno fatto scendere al ponte quattro dove c’era una grande confusione. Avevo paura di perdere i miei due bambini che tenevo per mano insieme a mio marito. A un certo punto siamo arrivati vicino alla scialuppa di salvataggio, c’era un ragazzo, quello che ho riconosciuto nella foto", spiega Antonella a Marco Liorni.
Costa Concordia, l'eroe Giuseppe Girolamo: «Ha salvato me, mio marito e i nostri tre gemelli prima di morire»
La sera del 13 gennaio 2012 Antonella Bologna si trovava a bordo della Costa Concordia, il naufragio della nave avvenuto a largo dell'isola del Giglio in Toscana causò la morte di 32 persone. Tra le vitime Giuseppe Girolamo, il musicista pugliese che suonava durante le traversate della crociera: aveva solo trent'anni, e non sapeva nuotare. Prima di morire si è reso però protagonista di un atto di eroismo, raccontato per la prima volta dalla superstite a Italia Sì, nella puntata in onda sabato 19 ottobre 2019. La donna si trovava sulla nave in compagnia di suo marito, Sergio Leonardi, e dei figli gemelli di tre anni e mezzo: “Abbiamo sentito uno scossone e ho detto subito a mio marito che avevamo preso uno scoglio ma lui non mi ha creduto. C’è stato un black out, siamo andati in cabina per prendere dei maglioni nel buio. La luce è tornata, ci hanno fatto scendere al ponte quattro dove c’era una grande confusione. Avevo paura di perdere i miei due bambini che tenevo per mano insieme a mio marito. A un certo punto siamo arrivati vicino alla scialuppa di salvataggio, c’era un ragazzo, quello che ho riconosciuto nella foto", spiega Antonella a Marco Liorni.