Ho incontrato molte persone da solo nell’ultimo anno. Dagli amici che divorziano, agli studenti che non riescono a trovare un partner, dai commenti su Facebook, a decine di articoli su varie testate cartacee o online che parlano di solitudine. La solitudine
dovrebbe essere il flagello del futuro? A prescindere dal fatto che analizzi le statistiche sul tasso di divorzio, l’estensione della ferita della “seconda vita” (vita virtuale), l’incidenza del cancro (la malattia dell'”infelicità”), l’insoddisfazione permanente delle persone in relazione alle relazioni. .. all’orizzonte vede una tendenza all’isolamento e alla solitudine. Ci sono persone sole che considerano il loro status una maledizione o altre che si godono ogni momento di solitudine con tutto il loro essere.
Che siamo seguaci del cristianesimo o dell’evoluzionismo, la solitudine non era prevista come status nel pacchetto base. La prospettiva cristiana sulle relazioni umane afferma fin dall’inizio che «non è bene che l’uomo sia solo» (e non si riferisce alle relazioni sociali perché, oltre ad Adamo, Dio non ha creato una lunga strada con il prossimo, ma una donna). La visione evolutiva dell’umanità, presenta inizialmente un agglomerato di possibilità per la creazione del genoma umano, a caso… e non una singola “cellula”… Anche le scimmie, se avanziamo in teorie specifiche, hanno compagni di convivenza unici. .. o anche le famiglie …
Non importa come si manifestano o cosa trasmettono, tutte soffronoa causa di questa realtà che affrontano ogni giorno. Ci sono pochissime, pochissime eccezioni e anche lì la situazione è discutibile.
Penso che ci siano tre fasi per la solitudine. Le chiamo la fase primaria o di adattamento , la fase delle dimissioni e la fase della disperazione.
La fase primaria è il periodo di sistemazione o riadattamento con la solitudine. In questa fase, la solitudine è classificata come libertà assoluta … o grande amore per te stesso. La fase della rassegnazione è quella in cui compaiono i primi segni di dolore.
I primi giorni in cui non ti piace più quello che vivi… (o uscendo dal periodo romantico, o passionale). Ammetti di non stare bene, ma non hai modo di risolvere subito la situazione, inizi a tentoni, ti accorgi che è più difficile di quanto pensassi, ti ubriachi con l’acqua fredda ricordando la tua libertà, ripeti ogni giorno che sei bene e che non soddisfi più questo periodo e cominci a sperare che un giorno la situazione cambierà. Col passare del tempo e la soluzione non arriva, inizi ad accedere alle dipendenze… uscite, notti perse, avventure, relazioni temporanee… ecc… alla ricerca di un’area di relax, di riconciliazione interiore, di riconciliarsi con l’insoddisfazione, e con il dolore… La fase della disperazione è la fase in cui
non puoi più mentire a te stesso, rendendoti conto che tutti i surrogati ti hanno solo tenuto a galla. Ma il tempo è passato, sei più vecchio, hai meno giorni davanti e stai ancora soffrendo, ti manca ancora il legame con la persona giusta. È la fase in cui desideri ardentemente che i restanti giorni possano vivere in pace e goderne, e la pace e la riconciliazione ti supplicano di tornare nel grembo materno … Non essere solo.
È interessante notare che la solitudine, come il suo opposto, la vita di coppia , attraversa queste tre fasi in modo identico … Come coppia … Amore / passione , quando tutti sono tuoi, Rassegna , quando ti svegli che non è solo come hai desiderato la disperazionequando la tua anima urla: gataaa!!!
Ci sono delle eccezioni, come dicevo, in cui alla fase della disperazione si sostituisce l’abitudine, il compromesso, la tolleranza… Eccezioni sempre più rare… Nelle coppie questa eccezione a volte può chiamarsi AMORE …
La solitudine non può che essere una maledizione. ..perché l’uomo non è fatto per stare solo…
