#MyBodyMyChoice

France Embeds Abortion Rights in Constitution, Eiffel Tower Illuminates Support

Così come leggendo una tragedia è impossibile immaginare un lieto fine, allo stesso modo le civiltà occidentali devono capire per tempo che le chiusure adottate a vario titolo da più governi non porteranno a nulla di buono. Perché anestetizzare le masse in nome di un dio disneyano è una forma di paternalismo che trascolora in dittatura, e chi ha a cuore i penetrali dell’Illuminismo non può restare indifferente.

La Francia è stato il primo Paese al mondo a introdurre in Costituzione il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. E quando la Tour Eiffel ha gridato a gran voce #MyBodyMyChoice, c’è stato poco altro da aggiungere se non che i diritti, per loro natura volatili, devono essere difesi per legge. Del resto l’annullamento della sentenza  “Roe v. Wade” che dal 1973 garantiva negli Stati Uniti il diritto costituzionale all’aborto, insegna che un istante può correre indietro di oltre cinquant’anni, e che la regressione ha il brutto vizio di aggrovigliare passato e presente, e riscrivere il futuro. Quel futuro che per legge è solo delle stelle.

#MyBodyMyChoiceultima modifica: 2024-03-18T12:15:19+01:00da Fanny_Wilmot

4 pensieri riguardo “#MyBodyMyChoice”

  1. “L’aborto non è un diritto: è un diritto l’assistenza sanitaria.
    L’aborto o è un fatto naturale o è un problema sociale: in ogni caso una disgrazia.
    Nel secondo caso POLITICAMENTE risolvibile.
    Le leggi contro la natalità sono aberrante “oppressione di classe”.
    Cioe’ neo-malthusianesimo.
    Così come non lo è il suicidio.
    Un *informale* accompagnamento alla morte in accordo tra malato e parente è naturale,l’eutanasia è istituzionalizzazione dell’omicidio come strumento di controllo della produzione.
    La 194 è giuridicamente equilibrata ma è stata *politicamente* un cavallo di Troia per le riforme di struttura neomalthusiane e neoliberali.”

    Un elitista,rampollo di famiglie nobili,alto funzionario dei Rotshild,esecutore di oppressione sociali da un quinquennio (Gilet Jeaune,Pro palestina,agricoltori) e oggi bellicista,propugnatore di muovere direttamente guerra alla Russia,senza spiegare nulla in termini di motivazioni se non “pericolo per noi tutti” intendendo i vermi della sua categoria sociale non potrebbe avere altra “cultura” chje quella della “morte” dei poveracci,massa inutile.

  2. Vedere nel terzo millennio che ci sono paesi, non certo per me, ma per alcuni “insospettabili” come gli USA, che si aggregano a quelli che lo vietano o lo mettono continuamente in discussione la dice lunga sulle puttanate che ci raccontiamo quando continuiamo a volerci distinguere dagli altri ritenendoci società più evolute.
    La cosa peggiore è non riuscire nemmeno a capire che, in termini di diritto, l’aborto equivale a quello d’opinione e ancor di più al diritto di poter cambiare opinione. Gli antiabortisti dovrebbero comprendere che essendo l’aborto un diritto e non un dovere essi hanno comunque sia la possibilità di scegliere ma, soprattutto, quella di poter cambiare idea.

    1. Beh insomma…che l’espressione del libero pensiero sia raffrontabile alla scelta sulla vita embrionale mi sembra improponibile.
      Semmai annoterei come nella demenziale cultura woke “il corpo è mio e lo trasformo come mi pare” sia considerato diritto e si rifiuta qualsiasi ingerenza genitoriale,politica,etica sulla scelta di castrarsi o farsi mutilare in nome del “diritto di genere” (mai esistita una simile aberrazione nella storia umana).
      La rivendicazione della scelta la tollero anche se guidata dalla mostruosa campagna genderista ma allora dovrebbe valere o sempre o mai.
      Mentre una vita che nasce in grembo diventa automaticamente “proprieta”,possesso della sola gestante che certo è Origine della vita ma da dove le viene il “diritto di sopprimere” la Vita stessa?
      Noto una fortissima contraddizione nell’idea di “possesso” e “autodeterminazione”,figlia di un individualismo assoluto e indiscutibile che si crea le proprie leggi e diritti a piacere,come fa piu’ comodo,come un abitino di moda,usa e getta.
      Se la 194 ha avuto dei meriti sono proprio quelli di emancipare questo trauma dalle condizioni sociali di madri in difficolta’ ma questo non avrebbe mai dovuto trasformarsi in una pratica contraccettiva per classi povere,pensa che in USA il tasso di abortivita’ è 14,4,il triplo che in Italia 5,4,oltre 900.000 aborti l’anno.

      1. “Mentre una vita che nasce in grembo diventa automaticamente “proprieta”,possesso della sola gestante che certo è Origine della vita ma da dove le viene il “diritto di sopprimere” la Vita stessa?”

        Se intendi dire che l’aborto è, comunque, un omicidio, non comprendo perché, in termini di diritto, consideri responsabile la gestante. In fondo “quel diritto glielo dà la legge”. Fra l’altro, se fosse un omicidio, il primo responsabile sarebbe il mandante (legislatore), poi l’esecutore (medico), poi il personale paramedico.
        Lo stesso varrebbe per l’esecuzione di una pena di morte perché anche quella sarebbe un omicidio e quindi il primo responsabile sarebbe il mandante (legislatore), poi il boia.
        La Legge, invece, per fortuna li distingue dagli omicidi definendoli: interruzione di gravidanza ed esecuzione di una pena di morte.

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