È l’alternativa che non t’aspetti, soprattutto se a crederci sono i giovani. Ma come recita il titolo di un vecchio film, a New York i miracoli accadono. E non solo nella 34a strada. La storia è semplice: una sera quattro amici, stanchi di passare il tempo tra app e simil-facezie, si riuniscono sul tetto di casa per leggere. La volta seguente invitano altre persone. Nel giro di qualche mese nascono i party letterari a celebrare l’amore per i libri. I luoghi in cui incontrarsi sono i più svariati: club, spazi artistici, terrazze, parchi. In genere dal lunedì al mercoledì. Per partecipare basta portare con sé un libro e leggere in silenzio per un’ora. Poi si passa alla socializzazione, e con i presupposti giusti a qualcosa di più.
P.S. Anch’io ho socializzato su Libero leggendo il mio libro del cuore. Un solo interlocutore. Il migliore.
Che bell’idea.
Peccato che io, dovendomi portare dietro un libro, potrei scegliere fra Pinocchio, il gatto con gli stivali e ventimila leghe sotto i mari.
Bellissima idea, comunque. Penso che prenderà piede.
Detto ciò, la cosa ancor più bella, quasi quanto te, è quel p.s.
“Peccato che io, dovendomi portare dietro un libro, potrei scegliere fra Pinocchio, il gatto con gli stivali e ventimila leghe sotto i mari.”
Immagina questo: un reading party da qui a una settimana. Con tutto il rispetto per Collodi, Perrault e Verne, tu porteresti una raccolta di tuoi racconti. Funzionerebbe. E lo sai…