8 MARZO – IL FEMMINILE E LO YOGA

Femminile e maschile – In ognuno di noi questi due aspetti, come lo yin e lo yang, sono presenti, che siamo uomo o donna. In occasione della festa della donna rendiamo omaggio al femminile ed ad alcune delle figure mitologiche femminile dello yoga.

Ogni uomo dovrebbe risvegliare in sé gli aspetti femminili e ogni donna ritrovare nella propria femminilità la forza. Attraverso lo Yoga e le asana che simboleggiano le grandi divinità femminili, possiamo mirare acquisire una grande forza, trasformando l’aggressività in energia positiva e ritrovare l’essenza del lato femminile:  accogliente, duttile, pacifica e guerriera nel contempo, .

Tutte le divinità femminili sono manifestazioni della Shakti, il principio dell’energia divina che nell’induismo è, appunto, femmina. Shakti è la polarità femminile di Shiva, ma anche il suo sinonimo, la sua energia, la sua compagna alter ego. Shiva non esiste senza Shakti, la sua metà femminile. Egli può diventare attivo solamente quando quest’ultima gli dà forza. Vediamo nella mitologia induista le diverse “facce” del femminile.

 

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Kali, la selvaggia

A differenza di altri modelli femminili di dolcezza, Kali esprime una forza devastatrice e un’aggressività dirompente. Il suo colore è il blu notte e la sua raffigurazione tradizionale tra le più violente. Kali è il lato selvatico e distruttivo della femminilità, e l’amore non sembra contemplato tra le sue qualità mentre La sessualità è sfrenata e smodata. Questa Dea non è però tutta cattiveria, ma quella che Kali esprime con la sua ferocia: simboleggia il cambiamento e la forza del femminile. Kali, parola che in sanscrito significa “tempo”, è nella sua essenza “eternità”, perpetua trasformazione ed eterno mantenimento, dove ogni cosa cambia e tutto si trasforma in continua evoluzione e crescita. Kali è simbolo  azione, ritmo della vita.

 

Lakshmi, la “sposa perfetta”

Siede serena su un grande e roseo fiore di loto, simbolo di purezza e spiritualità, la “dea madre” Lakshmi, consorte di Vishnu e madre di Kama, il dio dell’amore. Dolcezza, protezione e maternità sono le sue caratteristiche

 

Parvati, l’amore devoto

La leggenda narra che la prima moglie di Shiva, Sati, diede fine alla sua vita immolandosi, spinta dalla vergogna e dall’indignazione perchè padre aveva offeso il suo sposo non invitandolo a una cerimonia.

Shiva, consumato dal dolore, si rifugiò nell’Himalaya per vivere da asceta, meditando e rifiutando la vita terrena. Ma Sati reincarnata sotto forma di una nuova donna-dea, Parvati, figlia della personificazione della montagna e di una ninfa lo riconquistò divenendo sua sposaDetta anche “figlia della montagna”, è madre di Ganesh e Skanda e anche lei rappresenta un idea le femminile di delicatezza e benevolenza.

 

Sarasvati, arte e acqua

Evoluzione di una divinità fluviale d’epoca vedica, nel pantheon induista Sarasvati si è poi affermata soprattutto come incarnazione mistica delle belle arti, Dea della parola, dell’eloquenza, della sete di sapere, della conoscenza intellettuale

Per le sue antiche origini essa simboleggia come il fiume a cui è associata l’acqua e, per estensione, la purificazione, la guarigione, il lasciar scorrere.

Durga, l’affascinante guerriera

Né totalmente distruttiva come Kali, né esclusivamente dolce e benefica come le altre dee, la risoluta Durga, manifestazione della forza creatrice che può Durga, è “l’invincibile”, e  “l’inavvicinabile”, “l’inaccessibile”.

Sita, la fedeltà mitologica

Sita, non una dea ma quasi. La sua storia è descritta in due poemi in cui vengono raccontate le gesta di Rama, re e settimo avatar di Vishnu, e di sua moglie Sita, che è una sorta di incarnazione di Lakshmi Ella rappresenta un ideale di pazienza e fedeltà muliebri.

ANJANA – La signora delle scimmie, protettrice della razza umana

Non una dea ma una ninfea, madre di Hanuman, signore delle scimmie e potentissimo guerriero di Vishnu. Le ninfee (apsaras) erano famose per la loro incredibile bellezza ed immutabile giovinezza.

SHANKINI – La signora delle conchiglie

Anch’essa non una dea ma colei che per il suo stesso simbolismo ed il suo collegamento a Vishnu è protettrice e custode della vita, proprio come le conchiglie che racchiudono in se proteggendolo un mollusco.  Si dice che il Dio Vishnu riproduca il suono primordiale OM soffiando in una conchiglia.

BHOGAVATI – la dea Serpente.

Colei che risiede nel suo mondo sotterraneo dove dimorano i Naga (serpernti), simboleggia la capacità al cambiamento, proprio come i serpenti che cambiano pelle.

KAKINI – Colei che muove il vento

Divinità collegata al chakra del cuore e atutto quello che questo chakra racchiude.

JALADJIA – La signora nata dal mare

Figlia dell’oceano di latte è colei che riposa nelle acque primordiali.

NAMASTÉ E BUON 8 MARZO TUTTO L’ANNO

8 MARZO – IL FEMMINILE E LO YOGAultima modifica: 2021-03-08T11:45:55+01:00da almacondomini