IlGirasoledelloYoga

Vrikshasana - la posizione dell'albero.


"Metti radici nella terra così potrai ergerti alto nel cielo; metti radici nel mondo visibile così da poter raggiungere l’invisibile."
Osho
E' una delle posizioni secondo me più belle e profonde tra gli asanas dello yoga. Essendo una posizione di equilibrio richiede una grande concentrazione. La mente deve essere nel qui e ora nell'ascolto di un respiro calmo e consapevole.
Come suggerisce il nome, si diventa radicati e stabili come attraverso le radici di un albero. Le nostre radici sono i nostri piedi. Dopo aver trovato stabilità partendo da Tadasana concentriamoci a spostare il peso su una gamba, facendo in modo che il nostro piede diventi stabile e, perlappunto, radicato con la madre terra, prima di sollevare l'altra gamba. Le radici di un albero scendono in profondità nel terreno e allo stesso tempo l'albero si alza verso il cielo. Più profonde sono le radici, più alto è l'albero. Più portiamo il nostro corpo verso la gravità, la stessa forza ci spinge verso l'alto. La stabilità del corpo e della mente è essenziale nella pratica dello yoga.
Quando la mente è calma, si è in grado di vivere in pace. Il praticante yogi deve vivere nella tolleranza e nella calma: l'albero ci offre liberamente ombra, fiori, frutta e legno. Allo stesso modo uno yogi è incoraggiato a sviluppare la cordialità (Maitrim) e compassione (Karunya) a tutti gli esseri viventi come ci insegna Patanjali.
Le nostre braccia, raggiunta la stabilità, vanno verso il cielo, verso il divino, le mani giunte di preghiera, nell'anjali mudra.
Ricordatevi di portare il coccige in dentro, verso il basso, per non gravare sulla schiena.
Gli alberi si adattano alle stagioni, si piegano al vento per tornare poi verso l'alto, perdendo le foglie per lasciar andare il vecchio e far spazio al nuovo che verrà, si nutrono dalla terra e dal sole. Impariamo ad essere alberi.
Namasté