La fascia direttore d’orchestra del nostro corpo.

 
 
La FASCIA è un organo, a molti sconosciuto, e fino a poco tempo fa non considerato, se non come e solo un tessuto che ricompre muscoli.
Negli ultimi anni invece diversi studi hanno dimostrato l’enorme importanza della FASCIA. Ho approfondito l’argomento tornando come ogni volta a scoprire quanto sia meravigliosa e complessa la MACCHINA UOMO.
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La fascia è una struttura di tessuto connettivo che ricopre i muscoli, gruppi di muscoli, vasi sanguigni e nervi, unendo alcune strutture, mentre permette ad altre di scivolare delicatamente una sull’altra. Ma è anche molto di più: La FASCIA in realtà è simile ad un’ unica “rete”, presente sotto la pelle da cima a fondo del nostro corpo, avvolge, sostiene, separa, unisce, protegge, fornisce coesione ad ossa, organi, muscoli, nervi, vasi, si espande all’interno del muscolo fino a livello cellulare e partecipa attivamente al gesto motorio.
A livello di anatomia, la fascia è classificata per strato, come fascia superficiale, fascia profonda e fascia viscerale o parietale, o per la sua funzione e posizione anatomica.
La fascia superficiale è lo strato più basso della pelle in quasi tutte le regioni del corpo, che si fonde con lo strato del derma reticolare. Serve come mezzo di conservazione di grassi e acqua; come passaggio per linfa, nervi e vasi sanguigni; e come imbottitura protettiva per attutire e isolare.
La fascia viscerale sospende gli organi all’interno e li avvolge in strati di membrane del tessuto connettivo.
La fascia profonda è uno strato di tessuto connettivo fibroso denso che circonda i singoli muscoli e divide anche i gruppi di muscoli in compartimenti fasciali. Questa fascia ha un’alta densità di fibra di elastina che determina la sua estensibilità.
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Una delle cose più importanti e affascinanti è che la fascia metta in connessione i muscoli tra loro, ovvero che vi sia una continuità della fascia profonda lungo le varie catene cinetiche. Pensate che oltre un terzo dei muscoli del corpo è in continuità biomeccanica e istologica grazie alla fascia. La fascia è come uno scheletro attivo del corpo. Come lo scheletro osseo la fascia è diffusa a tutto il corpo e funge da supporto strutturale per muscoli, sistemi e apparati, ma non si limita solo a ricevere e trasmettere le forze, ma è in grado di direzionarle e propagarle all’interno del corpo a seconda delle caratteristiche funzionali del movimento che si sta compiendo.
In ultimo ma non di importanza pensiamo che la fascia è tessuto connettivo e quindi piena di ricettori che mettono in comunicazione direttamente cervello e corpo in un continiuo scambio di dati.
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Perché è così importante tenere conto della fascia per la salute generale del nostro fisico? Beh, già solo leggendo quante cose fa e che è praticamente ovunque nel nostro corpo la rispsta viene da sè, ma consideriamo che anche la fascia risente, forse pù di tante altre parti del corpo di tanti fattori negativi.
Lo stress fisico o emotivo, i traumi, le posture sbagliate, i gesti ripetitivi nel lavoro o nello sport o un sovrauso di un gesto motorio nello sport, uno sbagliato regime alimentare o una condizione ambientale sfavorevole, possono provicare una densificazione della fascia e, quindi, un suo irrigidimento con conseguenti dolori, contrazioni, tensioni, rigidità, limitazioni del movimento e disfunzione degli organi.
Per allenare la fascia in modo completo è importante la varietà di movimento. Questo significa che si dovrebbero alternare un allungamento profondo, lento e sostenuto a movimenti dinamici, veloci e ripetitivi.
 
Uno stile di yoga che può in maniera abbastanza completa agire sulla fascia può essere, ad esempio, l’Odaka Yoga.
Questo stile trova ispirazione dall’osservazione del moto dell’oceano e delle sue onde e cerca di fondere zen e yoga con il Bushido, ovvero la via del guerriero
La pratica di Odaka Yoga permette di ‘curvare la retta’. Ogni movimento a onda che viene eseguito durante la pratica, che si origina dal coccige ed è propedeutico al raggiungimento degli asana, permette al corpo di creare spazio, liberare tensioni ed emozioni e va ad attivare sia la muscolatura antagonista che quella agonista interessata dalla posizione, oltre che a stimolare le dinamiche bio-meccaniche coinvolgendo in modo armonico la fascia.
 
Nella speranza di avervi parlato di qualcosa di interessante, così come è stato per me, Vi auguro una buona giornata. Namastè
 
Marzia
La fascia direttore d’orchestra del nostro corpo.ultima modifica: 2021-04-28T12:04:41+02:00da almacondomini