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EQUINOZIO D'AUTUNNO


Ben ritrivati, com'è andata per voi questa caldissima estate. Oggi parliamo di questo nuovo cambio di stagione. Il termine Equinozio deriva dal latino e significa "notte uguale". Infatti nei giorni degli equinozi la durata del giorno è uguale a quella della notte (12 ore ciascuno) in tutto il mondo, perché i raggi solari incidono perpendicolarmente all'asse terrestre. In realtà l'equinozio non è un giorno, ma è un istante preciso: è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest'ultimo si trova allo zenit dell'equatore. Accade due volte l'anno (a sei mesi di distanza, a Marzo e Settembre del calendario civile). Nell'emisfero boreale l'equinozio di marzo segna la fine dell'inverno (astronomico) e l'inizio della primavera (astronomica), mentre quello di settembre termina l'estate (astronomica) e introduce l'autunno (astronomico). È specificato  "astronomico" perché differente è la classificazione  in meteorologia che come inizio delle stagioni prende  il primo del mese (1° Settembre per l'autunno e così via per le altre stagioni). Dal punto di vista ayurvedico e yogico,  che coincide con la Scienza, nella settimana dell’Equinozio entriamo in una fase di profondo equilibrio degli opposti: il numero di ore di luce equivale a quello di buio. È il Perfetto Equilibrio Cosmico, è il momento in cui possiamo ricercare l’armonia e senso di Unità. Come già in altri articoli che abbiamo pubblicato ricordiamo che i quattro momenti di passaggio della Ruota dell’Anno (i due equinozi e i due solstizi), sono un punto di svolta fisiologico, ormonale – organico – nel nostro corpo e nella nostra psiche. Il  diminuire delle ore di luce influisce enormemente sul sistema ormonale e su tutto il funzionamento del nostro organismo sia fisico che energetico, interessando sonno, appetito, sistema nervoso, funzionamento degli organi ed energia. Per l’ayurveda e lo yoga l’Equinozio segna l’inizio del GRANDE INSPIRO COSMICO., dove mitologicamente la dea Shakti apre gli occhi e l’Universo si riassorbe in Lei, ed è quindi il momento del “respiro equanime”, samavritti pranayama, dove l’inspiro (il giorno) e l’espiro (la notte) hanno la stessa durata. Questo momento è in grado di donare una profonda centratura nel Sè. Per questo la Porta che dall’estate ci porta all’autunno invita all’introspezione. É il momento di rallentare, lasciare andare, meditare e riposare, è il momento della non-azione. Con l’autunno entra l’Elemento ARIA (VAYU MAHA BUTHA), e ci accompagnerà per i tre mesi successivi.   Nella tradizione ayurvedica l’Autunno, dominato dal Vata può portare dolori alle articolazioni, sensazione di secchezza, insonnia, irritabilità, ansia, depressione e stanchezza. Occorre equilibrare Vata e basta osservare la natura per capire come. Nel mondo animale in questo periodo dell’anno molte specie si preparano al letargo, nel mondo vegetale la maggior parte delle piante si libera del fogliame preparandosi ad un periodo di pausa, alleggerendosi dall’impegno di nutrire le parti verdi. Impariamo da loro, rallentiamo il ritmo, favoriamo il riposo. L’autunno ci invita a entrare dentro e a godere dei frutti del nostro raccolto estivo, ed è la stagione giusta per: Buon passaggio di stagione a tutti quindi. Namastè Marzia