Non è un credente ma prega sempre prima di addormentarsi: ecco cosa rivela Paolo Bonolis sul suo rapporto con Dio e la religione
Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto sull’eroicità delle virtù e ha reso
Venerabile la zia di Bonolis, Adele, deceduta nel 1980 dopo aver dedicato la sua vita a ridare dignità alle prostitute. Il conduttore, intervistato dal settimanale Oggi, ha voluto commentare la
causa di Beatificazione e Canonizzazione riguardante sua zia:
“Serve un miracolo? Come un coniglio bianco che salti fuori all’improvviso? E allora auguro alla zia di farlo. Per me, il miracolo è nelle sue opere”.
Bonolis ha ricordato quando da ragazzino trascorreva l’estate a casa della zia e si divertiva a uccidere lucertole. La zia lo riprendeva: “
Non si fanno queste cose”.
Il suo rapporto con la religione è certamente complesso: si definisce un
agnostico che prova a salutare l’impalpabile
Paolo Bonolis rivela il suo rapporto con Dio e la religione in una intensa intervista rilasciata a
don Marco Pozza nel corso della trasmissione
Io Credo in onda lunedì 2 marzo alle 21.05 su Tv 2000. Un dialogo franco, in cui il conduttore ammette di
non essere credente ma di pregare comunque ogni sera.
Paolo Bonolis e l’intervista sulla religione
Il conduttore di programmi di successo targati Mediaset si è aperto su un argomento piuttosto intimo. Paolo Bonolis spiega il suo concetto di
religione, definendosi un non credente.
Don Marco Pozza, a un certo punto dell’intervista, osserva: “
Hai detto che preghi ogni sera e che per te pregare è parlare con riconoscenza. Bella questa cosa…”
Allorché, Bonolis precisa il suo punto di vista: “
Io non credo in Dio, o meglio non ho un oggettivo credo, mi fermo al so. Io ho fatto la scuola dai preti e la sera apro sempre con le preghiere che mi hanno insegnato: Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre, e così via”.
Un saluto a chi non c’è più
Sebbene non sia un fervente seguace della religione cattolica,
Paolo Bonolis rispetta quotidianamente questo rituale.
“
Questo mi dà l’idea di poter aprire questa porta e rivolgermi con gratitudine e salutare tutte quelle persone che sono passate attraverso la mia vita e che adesso non ci sono più” aggiunge il conduttore.
Tra queste, Paolo annovera certamente sua
padre ma, precisa, “
anche persone che ho solo incrociato per un attimo ma evidentemente qualche impronta l’hanno lasciata, al punto che me le ricordo ancora e le saluto prima di addormentarmi”.