Il legame tra potere e follia transgender: il danno irreversibile ai nostri figli

Come è noto, tutta l’Europa è stata letteralmente investita da un’ondata LGBTQ+ a cui, tuttavia, i Paesi dell’Est – come l’Ungheria e la Polonia – stanno continuando coraggiosamente a resistere, memori da non lungo tempo delle passate e feroci dittature comuniste.

La teoria gender, che anche in Italia si sta cercando di sdoganare con l’approvazione del DDL Zan, consentirà probabilmente in futuro di togliere alle famiglie il diritto di opporsi alla massiccia propaganda gender nelle scuole, sin da bambini in tenera età, allo scopo di individuare quella che viene definita disforia di genere e di procedere (con l’assenso di insegnanti, medici, psicologi, ecc.), ad un eventuale “cambio di genere”, realizzato attraverso bloccanti della pubertà che produrranno effetti irreversibili in bambini e adolescenti e li porranno, per il resto della loro vita, a dipendere da terapie ormonali dannose per la salute.

“Ogni bambina/o transitato verso l’altro sesso può fruttare a Big Pharma una media di 1 milione e 300mila dollari in terapie ormonali a vita e per inevitabili patologie iatrogene (esclusi interventi chirurgici ed eventuali complicazioni)”, come ha affermato anche Marina Terragni su Avvenire.it: “Non è strano che la propaganda dei transattivisti punti alle scuole per introdurre prima possibile la libera scelta del genere e la cosiddetta ‘carriera alias’, ovvero la possibilità di essere riconosciuti e chiamati con nomi e pronomi corrispondenti al genere di elezione, diversi da quelli anagrafici. In Canada, paradiso del transumanesimo, nelle scuole è stato ingaggiato Gegi, magico unicorno che non solo aiuta i bambini a scegliere ma insegna anche, da amico del cuore, come difendersi da genitori impiccioni che provino a mettere i bastoni fra le ruote”.

E non solo.

A tutto questo devono aggiungersi i gravi rischi per la libertà di espressione e di culto, per cui vi saranno brani nella Sacra Scrittura, come alcuni passi delle Lettere paoline, che potrebbero divenire censurabili. Non sembra poi troppo lontana la censura che il Partito Comunista cinese sta già facendo di alcuni passi della Scrittura o addirittura di interi libri (come quello dell’Apocalisse), ritenuti “non idonei”.

Come riporta la testata online Remix, il 14 luglio scorso “la Commissione europea ha avviato ufficialmente la procedura di infrazione contro l’Ungheria in relazione alla nuova legislazione del governo di Budapest che aumenta le sanzioni per i crimini sessuali contro i bambini e vieta la diffusione dell’ideologia LGBTQ nelle scuole e tra i bambini in generale. In una dichiarazione firmata dalla presidente Ursula von der Leyen, la Commissione minaccia di ‘utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per difendere’ i valori fondamentali dell’UE, come l’uguaglianza”.

Sotto la lente della Commissione europea vi è un altro aspetto della nuova legge ungherese sulla protezione dell’infanzia, rientrante nell’elenco delle violazioni della Commissione: si tratta della sezione che obbliga le autorità in possesso dei dati personali di coloro che sono stati condannati per reati sessuali contro i bambini, a fornire i propri dati personali alle persone autorizzate.

La legge violerebbe le leggi GDPR dell’UE, ovvero il diritto all’anonimato dei predatori sessuali e la protezione dei loro dati personali. Di fatto, la Commissione europea sta utilizzando le attuali leggi GDPR allo scopo di impedire la creazione di un database di autori di reati sessuali.

Questo genere di database è comune in altri Paesi, come il Regno Unito, e consente alle autorità di monitorare i molestatori di bambini condannati e impedire loro di essere alloggiati in prossimità di stabilimenti frequentati da minori.

I membri del Parlamento Europeo e della Commissione evidentemente non si pongono un interrogativo inquietante: ovvero, se i tanti articoli della Carta dei diritti umani dell’UE non rappresentino un ostacolo giuridico alla formulazione di strumenti efficaci di protezione dei minori, e se questi articoli non debbano essere modificati per consentire di dare priorità alla sicurezza dei minori, invece di consentire agli autori e ai loro rappresentanti legali di nascondere i loro crimini dietro tale legislazione.

Secondo Remix, l’interferenza nell’identità sessuale e di genere dei bambini e adolescenti potrebbe danneggiare la loro salute mentaleesistono studi che mostrano livelli aumentati di ansia, episodi di autolesionismosuicidio depressione tra i bambini transgender, e la raccolta di simili dati rilevanti avrebbe dovuto essere un prerequisito per formulare le attuali leggi ungheresi.

Ma questo non invalida comunque la bontà dei provvedimenti a tutela dei minori che sono stati adottati in Ungheria, anche se ha di fatto esposto la nazione agli attacchi dell’Unione Europea.

Il governo ungherese ha preso come punto di partenza i segni della grave decadenza sociale e culturale nelle società occidentali nella formulazione della nuova legislazione a tutela dei bambini. E a ragione, dato che gli studi che dimostrano il possibile danno psichico sui bambini e sugli adolescenti, come già abbiamo visto, esistono, e come.

Ecco cosa scrive la giornalista Abigail Shrier nel suo libro “Irreversible Damage: The Transgender Craze Seducing Our Daughters” (Danno irreversibile: la follia transgender che seduce le nostre figlie): “Tra il 2016 e il 2017, il numero di donne che hanno richiesto la chirurgia di genere è quadruplicato negli Stati Uniti. Migliaia di ragazze adolescenti in tutto il mondo occidentale non solo si auto-diagnosticano una vera condizione disforica di genere che probabilmente non hanno; in molti casi, stanno ottenendo ormoni e interventi chirurgici (tipo il taglio dei seni) secondo processi diagnostici più affrettati. Insegnanti, terapisti, medici, chirurghi e organizzazioni di accreditamento medico stanno tutti approvando queste transizioni, spesso per paura che fare diversamente venga segnalato come un segno di ‘transfobia’, nonostante la crescente evidenza che la maggior parte dei giovani che si presentano come tali finirà per desistere, e quindi questi interventi faranno più male che bene“.

Secondo la giornalista di The Times of London, Janice Turner, l’autrice del libro “Il danno irreversibile… ha causato una tempesta. Abigail Shrier, scrittrice del Wall Street Journal, fa qualcosa di semplice ma devastante: espone rigorosamente i fatti.”

La disforia di genere, un grave disagio nel proprio sesso biologico, era rarissima fino a poco tempo fa. Si riscontrava generalmente in meno dello 0,01% della popolazione, emergeva nella prima infanzia e colpiva quasi esclusivamente i maschi.

Ma oggi tutto sembra essere velocemente cambiato. Interi gruppi di amiche nei college, nelle scuole superiori e persino nelle scuole medie in tutti gli Stati Uniti si dichiarano transgender. La verità è che queste ragazze non avevano mai provato alcun disagio nel loro sesso biologico fino a quando non hanno ascoltato da un oratore una storia di coming out in un’assemblea scolastica o hanno scoperto la comunità Internet di “influencer” trans.

Molti genitori totalmente ignari di quanto è accaduto alle loro figlie si stanno svegliando per rendersi conto che esse sono ormai in balia delle star trans alla moda di YouTube e di educatori e terapisti “affermatori di genere” che spingono per interventi medici e chirurgici, tra cui doppie mastectomie e bloccanti della pubertà che possono causare infertilità permanente.

Nella società americana divenire transgender aumenta immediatamente lo status sociale di queste ragazze, ma una volta che vengono fatti i primi passi verso la transizione, non è per niente facile ritornare indietro.

Abigail Shrier ha indagato a fondo in quella che ormai si è trasformata in una vera e propria epidemia trans. Ha parlato direttamente con le ragazze, con i loro genitori tormentati, i consulenti e i medici che permettono le transizioni di genere.

E ha parlato anche con le “detransizioniste” – le giovani donne che si pentono amaramente di ciò che hanno fatto a loro stesse. Anche se non potranno più riavere indietro quello che frettolosamente hanno perduto.

Come c’era da aspettarsi, il libro della Shrier ha incontrato una forte censura. Ma anche una feroce diffamazione e il tentativo di ostacolarne la diffusione. Si tratta dei soliti noti della Silicon Valley: i GAFAAmazon, NetflixMicrosoft…   

Un acuto ed onesto giornalista di vecchio stampo come Maurizio Blondet ha affermato in proposito, dal suo blog:

«Ma perché i miliardari censurano argomenti simili? Cosa c’entramo loro? Quale interesse difendono? Secondo Alastair Crooke lo fanno per “riaffermare profilatticamente il monopolio del potere delle classi dirigenti neoliberali”, ossia di loro, i vincenti della globalizzazione.

Il loro monopolio lo hanno sentito messo in pericolo per la prima volta da quella gente armata e fanaticamente religiosa. Persone razziste e complottiste. Gente deplorevole. Populisti”. “Persone di cui i miliardari non hanno più bisogno. Che solo sono un freno al sistema, e da ultimo hanno interferito attivamente con esso, votando per la Brexit, eleggendo Donald Trump, rifiutando di abbandonare i loro valori tradizionali e le loro idee antiquate (ad es. sovranità nazionale, libertà di parola e biologia dei mammiferi).

Hanno votato per il “dittatore fascista nazi-nazionalista bianco-supremo-bianco- Hitler”, cioè Trump. Sono davvero – in conclusione qui – perdenti con la P maiuscola. Per i miliardari, è profilatticamente necessario “tracciare una linea Maginot, un confine ideologico difensivo, tra ‘la verità’ come definita dalle classi dominanti, e con quella di ogni altra ‘verità’, che contraddice la loro narrazione”.

I liberali, i bien pensants – i ‘vincitori’, cioè – che leggono il New York Times e il Washington Post e ascoltano NPR e guardano MSNBC e CNN, che hanno frequentato buoni college e hanno tutti i tipi di credenziali professionali, sono abbastanza bene informati da sapere che il futuro è tutto incentrato sul capitalismo globale. E sanno che, se rispettano le regole, il capitalismo globale ha un posto per loro. Inoltre, sanno (o potrebbero facilmente capirlo) che il capitalismo globale non ha posto per i perdenti della vita”. Questo in Usa.

In Europa, le “classi manageriali” accreditate (come quella di Bruxelles), sanno che il loro successo è in gran parte reso possibile dal loro entusiasmo per le narrazioni ufficiali. E la loro speranza collettiva è che una “narrazione” corretta fornisca loro uno spazio sicuro e duraturo. Da un lato della linea Maginot c’è quindi la società ‘normale’, il lavoro retribuito, e con l’avanzamento di carriera e tutti gli altri considerevoli benefici della cooperazione con le classi dirigenti. Oltre la linea Maginot c’è la povertà, l’ansia, la stigmatizzazione sociale e professionale e varie altre forme di sofferenza e discriminazione. “Da che parte del muro vuoi stare? Ogni giorno, in innumerevoli modi, a ciascuno di noi viene chiesto, e deve rispondere a questa domanda. Conformati, e c’è un posto per te dentro. Rifiuta, e… beh, buona fortuna là fuori .”

Così, quando a Davos è stato svelato il Re-set , la ‘Nuova Normalità’, milioni di persone stavano già vivendo una realtà in cui i fatti non contavano più, dove sono accadute cose che non sono mai accadute ufficialmente. E altre cose che ovviamente sono accadute non sono mai accadute: non ufficialmente, cioè – erano teorie del complotto di “estrema destra”, “fake news” o “disinformazione.

Non è un caso che Donald Trump si è messo a capo di una class action giudiziaria contro TwitterFacebook e Google (per Youtube) e i loro amministratori delegati, accusandoli di silenziare le voci conservatrici e dichiarandosi vittima di censura.»

La conferenza stampa in cui Trump ha annunciato di aver citato in giudizio Facebook, Twitter, Alphabet, la holding di Google, e i loro dirigenti (Foto Reuters)     

 

Non è nemmeno un caso che costoro, questi miliardari intendo, non riescano a comprendere come questa gente deplorevole, questi razzisti e complottisti, fanaticamente religiosi e dei quali non vi è assolutamente bisogno in questo mondo (che questi miliardari ritengono essere già troppo affollato e bisognoso di depopolamento), alla fine potrebbero avere la forza di ergersi come un uomo solo, compatti, contro questo delirio collettivo, perchè non saranno più disposti a tollerare gli attacchi alla loro libertà di parola, di movimento, di educazione ai loro bimbi, di culto…

Questi miliardari, di cui molti risultano appartenti alla cabala mondialista ma anche alla massoneria, sanno, nei loro alti vertici, qual’è il vero carattere di questa battaglia ingaggiata silenziosamente contro i Popoli. Se è vero che il futuro è tutto incentrato sul capitalismo globale e la verità è quella definita dalle classi dominanti e non la realtà vera; è vero anche che, come scrive l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, buon conoscitore delle dinamiche del potere nascosto, la menzogna è l’emblema del diavolo.

Mons. Viganò ha compreso a fondo la vera dimensione escatologica e soprannaturale di questa battaglia. E’ soltanto se conosci il tuo nemico che puoi affrontarlo e batterlo. Ecco perché Viganò, molto vicino a Donald Trump, è divenuto oggetto dei più furiosi attacchi mediatici. E’ stato accusato di fanatismo religioso, di soffrire di patologie mentali, attaccato anche da chi sostiene di stare dalla parte del popolo, ma in realtà sta soltanto catturando il dissenso per poi orientarlo verso il nulla.

Ma sarà proprio la comprensione della vera natura apocalittica di questa battaglia (forse per questo la Cina vuol decurtare l’Apocalisse dai libri che sono permessi) contro le forze del male che permetterà a quella gente deplorevole e bisognosa di essere velocemente depopolata, di conseguire alla fine la vittoria definitiva su chi, dall’altra parte, ha invece ben chiara l’identità del suo vero Nemico:

il Dio di Gesù Cristo, che “messo a morte, giusto per gli ingiusti” (cfr. 1 Pietro 3,18), ha scacciato fuori una volta per tutte il principe di questo mondo (cfr. Giovanni 12,31).

Ecco perché da secoli è in corso il tentativo di distruzione della Chiesa Cattolica. Ecco perché, in un tempo non troppo lontano, un Pontefice si dimetteva senza che fosse mai stata fatta reale chiarezza sulle vere ragioni che lo spingevano alle dimissioni.

Solo la Chiesa infatti è in grado, in ultimo, di opporre una efficace e duratura resistenza. Il suo indebolimento programmato ha condotto speditamente la società verso la folliail delirio collettivo e la negazione della verità contro i fatti più evidenti. E verso la privazione di ogni libertà ed autonomia, sul piano intimamente personale oltre che su quello lavorativo.

Ma “questi miliardari” bisognerà che se ne facciano una ragione, se, ancora per una volta, ne usciranno sonoramente sconfitti: l’evento della Resurrezione di Cristo – che attraversa tutta la Storia liberando definitivamente l’uomo dalle potenze del male – è un “fatto irreversibile”, di cui non è più possibile annullarne gli effetti.

La bestia che si alza dalla terra (cfr. Apocalisse 13,11 ss.), con “due corna simili a quelle di un agnello” (che indicano la sua capacità di trarre gli uomini in inganno), ma “che però parla come un drago” (cfr. Ap 13,11) ed è designata con il numero seicentosessantasei, sarà inevitabilmente sconfitta nello scontro con il Cristo glorioso.

“Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.”  (Dall’Apocalisse 13,16-18)

A questi uomini, seguaci della bestia, si contrappongono i fedeli dell’Agnello (Ap 5,6), segnati con il Suo nome e il nome del Padre (Ap 7,4; 12,17). Tutti coloro che non avranno adorato la bestia e la sua statua (cfr. Apocalisse 20,4 ss.) e si saranno rifiutati di portarne il marchio sulla fronte e sulla mano per “comprare o vendere”, resistendo fino alla fine, saranno salvati.

Sarà un caso, ma il progetto che usa microchip sottocutanei per effettuare transazioni finanziarie tramite una criptovaluta, progetto a cui sta lavorando la Microsoft di Bill Gates, ha come numero di brevetto 060606, che richiama 666, lo stesso numero della bestia dell’Apocalisse.

 

Il legame tra potere e follia transgender: il danno irreversibile ai nostri figliultima modifica: 2021-07-30T06:49:04+02:00da daniela.g0