Elena e la sua piantina di pomodori.

Premetto una cosa: forse mi manchi più adesso di quanto mi mancavi quando mi hai lasciata.

Dopo i messaggi che ci siamo scritti al inizio del anno,avevo anche pensato che forse era arrivato il momento di metterci una bella pietra sopra..che tutta la rabbia e il rancore accumulati potevano finalmente abbandonarmi per permettermi di voltare veramente pagina, anche con te…stavo seriamente valutando l’ipotesi di aprire le porte ad una nuova versione di noi: Elena e Marco Amici. Ma poi ci hai pensato tu a richiuderle quelle porte, o forse è meglio dire che io non sono ancora pronta e tu non sei ancora abbastanza cresciuto.

Sei passato da queste parti? Hai letto tutto quello che di brutto ho scritto su di te? Se lo hai fatto non ne hai lasciato traccia qui…ma il tuo repentino cambio di atteggiamento me ne da quasi la certezza. Sentirmi dire che stavo con te solo per compagnia, per paura di restare sola…che ero diventata una fidanzata che non rompeva mai i coglioni, per nulla gelosa, troppo accomodante, mi da la reale dimensione di quanto te la sei dovuta raccontare sta storia per poter andare avanti in questi mesi. Dici di essere triste e che te la sei fatta troppo facile quando invece dovresti saltare i fossi a piedi uniti e pisciare controvento senza temere gli schizzi!

Sei stato la mia piantina di pomodori: ho passato 7 anni a seminarti, annaffiarti, concimarti…ti ho protetto dal gelo del inverno e dai giorni secchi del estate…ti ho visto crescere bello e forte, ma quando è giunto il momento di cogliere i tuoi frutti…..sei seccato all’improvviso. Ormai non è rimasto nulla di quella bellissima piantina di pomodori, solo un grande e profondo buco nel terreno che non riesco a riempire con nient’altro che non il ricordo di quanto sei stato per me.

Elena e la sua piantina di pomodori.ultima modifica: 2017-01-22T01:34:54+01:00da