Una delle catene di vendita al dettaglio di mobili e articoli per la casa più grandi al mondo ha deciso di fare la sua parte per combattere il cambiamento climatico. Il fatto è che quasi il 45% delle emissioni totali di carbonio del pianeta è associato alla produzione e all’uso di beni di consumo.
Invece del tradizionale Black Friday, durante il quale i rivenditori riducono significativamente i prezzi di molte cose, IKEA ha lanciato una promozione #BuyBackFriday. Dal 24 novembre al 3 dicembre l’azienda “riacquisterà” dai propri clienti vecchi armadi, poltrone, letti, sedie e scaffali prodotti dal brand. Invece di mobili inutili, le persone riceveranno buoni. Per gli articoli quasi nuovi, verranno assegnati buoni per l’acquisto di un nuovo mobile per un importo pari al 50% del prezzo originale. Per gli articoli con segni e graffi, riceveranno uno sconto del 40% e per gli articoli usurati del 30%.
I mobili in buone condizioni verranno riparati e rivenduti dagli specialisti del marchio nella sezione “Angolo in sconto”. E quelli danneggiati e inadatti all’uso dovrebbero essere inviati al riciclaggio. Le materie prime verranno quindi utilizzate per realizzare nuovi articoli per la casa.
L’azione si terrà in 27 paesi, inclusa la Russia.
Inoltre, IKEA avvierà gli acquisti in modalità self-delivery utilizzando veicoli elettrici. L’anno scorso l’esperimento è stato avviato a Mosca e da questo ottobre il servizio è disponibile anche a San Pietroburgo.
“La nostra azienda si impegna a ridurre al minimo l’impatto negativo delle sue attività sull’ambiente. Ciò è particolarmente importante nel 2020”, ha affermato Norbert Stepnowski, responsabile dell’organizzazione per l’evasione degli ordini dei clienti del marchio.
Di recente, il tema dello sviluppo sostenibile è sempre più affrontato dalle grandi organizzazioni. È vero, come hanno scoperto gli analisti, spesso questa è solo un’opportunità per attirare l’attenzione su di sé, per essere in una tendenza (maggiori informazioni su questo nel nostro articolo). Ad esempio, durante la settimana della moda di New York sono state generate circa 48.000 tonnellate di anidride carbonica.