Mela cotogna, samurai, vinile, le migliori fragranze del 2017. Parte 2

Pla critica di profumi Ksenia Golovanova continua a parlare delle migliori fragranze che il 2017 ha portato.

Acqua profumata Nuit de Bakelite, Naomi Goodsir

Nel 2017 sono uscite molte buone tuberose: fruttate e aggressivamente floreali, educate e rumorose, relativamente economiche e incredibilmente costose. E solo tu non puoi pensare a una coppia per Nuit de Bakelite: invece di fiori, frutta e crema, la profumiera Isabelle Doyen offre una frazione liquida e verde di tuberosa – il suo plasma verde, menta-canfora e lo unisce alla pelle fumosa e plastica. Questa cupa tuberosa è cresciuta nel film di Wong Kar-wai, tra dischi in vinile e trasparenti posacenere d’albergo colmi fino all’orlo.

Eau de Parfum Or Kanabo, Uermi

Il marchio italiano Uermi esiste all’interno di un concetto chiaro: tutte le sue fragranze sono dedicate ai materiali con cui sono realizzati i vestiti (Uermi è un inglese stilizzato “indossami”, “mettimi su”). Se credi al nome, la nuova fragranza, arrivata alla fine dell’anno, suggerisce di armarsi di un kanabo, la mazza chiodata del samurai. Sembra allettante: nessuno farà del male a un ulteriore filtro della realtà a dicembre, ma invece di metallo e sangue nemico, improvvisamente danno osmanto, panna montata e vaniglia. Quello che sta succedendo tra loro è un vero e proprio duello nello stile del kanabojutsu, l’arte delle armi dei samurai basata sul senso dell’equilibrio: qualche ricciolo cremoso in più e questa torta di albicocche si piegherebbe sotto il suo stesso peso, ma i livelli lussureggianti reggono bene e sembrano persino ariosi. .

Eau de Parfum Concrete, Comme des Garçons parfums

Quest’anno, Comme des Garçons ha lavorato sodo: ha ripubblicato una decina di successi fuori produzione nella collezione Olfactory Library, ha realizzato una fragranza con Vogue – in occasione del 125° anniversario di quest’ultima, si è unita alla grande arte – con Andy Warhol You’re In e ancora una volta ha mostrato la loro firma “industriale”, per la quale amano il marchio – con Concrete. L’ultimo (tradotto dall’inglese – “concreto”), invece, si è rivelato più morbido del previsto: stavano aspettando un impianto di materiali da costruzione abbandonato, ma hanno ricevuto rose speziate e lattiginose. Vero, con raccordi in metallo invece di steli.

Eau de Memo, Memo

Il marchio francese, di cui avrete sicuramente sentito parlare – o meglio, grazie alle bottiglie di meravigliosa bellezza, in bella vista – compie dieci anni. In occasione dell’anniversario è stata rilasciata Eau de Memo, che riassume tutto ciò che esprime il marchio: amore per la pelle di diversa concia, comprensione dei contrasti tra luce e oscurità del profumo, freschezza nella percezione e lavoro con timbri profumati. Anche qui sottile camoscio chiaro al classico tè Earl Grey, ma amaro e giustamente astringente, tannico.

Eau de Parfum Tuberose Le Soir, Aerin

Tutto va bene nell’universo di Aerin: i lillà profumano di lillà, le rose migliori sono quelle di Grasse e l’abbigliamento più appropriato per una donna che lavora sono jeans costosi con una camicia bianca. Tanto più sorprendente è l’ultimo lancio del brand, Tuberose Le Soir, una tuberosa vaporosa e leggermente traspirante con un accordo molto corporeo di sale e muschio che dona calore umano ai fiori bianchi. In coppia con “Evening” c’era anche “Day Tuberose”, Tuberose Le Jour – più raccolto e calmo, ma sempre con un cuore caldo sotto questa candidissima camicia.

Eau de Parfum Majaïna Sin, The Different Company

Abbiamo recentemente parlato della nuova fragranza The Different Company nella nostra recensione del profumo alla vaniglia, ma è importante contrassegnarlo come uno dei migliori lavori dell’anno. Se non altro perché Majaïna Sin è un ottimo esempio di ciò che può essere un moderno gourmand quando non si attacca alla banale dolcezza sciropposa. Questo, ad esempio, sembra commestibile a scapito di altre cose: cannella del Madagascar, zenzero gommoso e note lattiginose rotonde e molto rilassanti che levigano la ruvidità delle spezie.

Eau de Parfum Dolce Amalfi, Xerjoff

E un altro gourmand non banale nella nostra lista: mele cotogne con crema pasticcera e limoni mediterranei irregolari. Il discutibile design della bottiglia in questo caso si adatta alla fragranza: Dolce Amalfi sembra un’allegra bottiglia ricordo di limoncello, che porti dalla Costiera Amalfitana come ricordo dell’estate italiana – squillante, fruttata e un po’ inebriante. Controllato: nel processo di indossare Dolce Amalfi non è zuccherato e fino alla fine conserva una freschezza agrumata leggermente caustica.

Mela cotogna, samurai, vinile, le migliori fragranze del 2017. Parte 2ultima modifica: 2023-01-07T09:31:17+01:00da terdanza32

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