La prima stagione di Emily in Paris, con Lily Collins, è uscita su Netflix. In totale – 10 episodi, ciascuno – non più di 30 minuti, quindi puoi guardare la premiere in un giorno. Che è esattamente quello che abbiamo fatto. E poi si sono resi conto che il creatore di “Sex and the City” Darren Star è riuscito ancora una volta a creare una serie facile e al 100% femminile. E sebbene questo progetto abbia molti cliché su Parigi e sullo stile, ci sono anche molti momenti per i quali vale la pena passare del tempo su un laptop. Ti diciamo perché.

1) Trama romantica e leggera

“Emily in Paris” è come una “pillola” contro il cattivo umore o la stanchezza. Già dai primi minuti della prima serie sei immerso in un altro mondo: bello e spensierato. Non c’è bisogno di pensare o preoccuparsi dei personaggi, ti godi solo la recitazione e l’ambientazione. E se in “Sex and the City” Carrie si innamora di New York, allora Emily inizia una nuova vita in una città altrettanto bella – a Parigi. Lì trova nuovi amici, cerca di entrare in contatto con colleghi e un capo donna e, ovviamente, non dimentica la sua vita personale. Ma niente drammi e lacrime, tutto è semplice e facile. E, forse, questo è ciò di cui abbiamo bisogno in un 2020 difficile.

2) Eroine alla moda

Sex and the City sembra essere stato seguito da tutti i redattori di moda. Emily a Parigi non fa eccezione. La stilista Patricia Field ha nuovamente lavorato alle immagini dei personaggi. E ha cercato di tenere conto delle tendenze di questa e della prossima stagione, ma con un’enfasi sulla casualità e sul fascino francesi. Gli accessori dei personaggi principali meritano un’attenzione speciale: cappelli, borse e gioielli: vorrai comprare tutto questo in seguito. E, naturalmente, ogni personaggio ha il suo stile, sottolineando il suo carattere e il suo stato d’animo. È vero, le immagini di Emily sembrano troppo luminose e poco pratiche e ricordano più la moda degli anni 2000. Ma la sua amica francese Camille ha un gusto eccellente. I suoi abiti sembrano laconici e molto eleganti, quindi ogni volta che appare nell’inquadratura, voglio creare una schermata di stampa e aggiungere una foto ai miei preferiti.

Ci sono anche lezioni di stile nella serie: “come non farlo”. Ricordi come Carrie ha detto a una ragazza di periferia con il suo elastico? Un giorno, Emily dovrà affrontare un errore di moda che non è consentito a Parigi (segui attentamente ciò che lo stilista Pierre Cadot ha da dire al riguardo).

3) L’uomo dei sogni

L’uomo dei sogni di Emily è diverso dall’uomo dei sogni di Carrie. Per andare incontro alle tendenze dell’epoca, Darren Star lo rese più morbido, più accessibile, più romantico. Ciò è dimostrato dalla sua professione: non è un direttore finanziario e un uomo d’affari, ma uno chef della Normandia, che sogna il proprio ristorante a Parigi. E riconosciamo subito il suo nome: Gabriel. È stato interpretato dall’attore e modello Lucas Bravo (ed è molto bello!).

A proposito, anche Emily è diversa da Carrie, è l’incarnazione di una ragazza moderna: l’eroina fa sport, conduce uno stile di vita sano, è esperta in tutti i settori della vita.

4) Belle decorazioni

Un altro vantaggio della serie sono le splendide vedute di Parigi. In un episodio, Emily vaga per le stradine, in un altro fa colazione in un accogliente caffè parigino e poi cavalca su una barca sulla Senna. Un’altra ispirazione è l’accogliente e carino appartamento del protagonista nel centro della città.

5) Discussione di argomenti di attualità in modo semplice

La serie solleva anche questioni di attualità su tutti gli argomenti di interesse del nostro tempo: dalla promozione di un account Instagram da zero e la competizione con altri blogger (dopo il trasferimento, Emily avvierà un nuovo account e diventerà un’influencer) per chiarire le sfaccettature di il sessismo e la sessualità consentita di una donna attraverso la pubblicità. Inoltre, Darren Star non ignora i temi dell’amicizia, delle relazioni, della ricerca di te stesso e dei tuoi sogni. Ma il regista ci mostra tutto questo in una forma molto leggera.